Schiavi di Hitler

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 2 dicembre 2003

L'Italia faccia la sua parte con la Germania
Il giusto risarcimento agli "ex schiavi di Hitler"
Non devono essere lasciati soli da governo e parlamento


In considerazione anche delle recenti dichiarazioni dell'on. Fini relativamente al Fascismo ed alle conseguenze tragiche cui portò i nostri padri, forse sarebbe il caso che il Governo italiano cercasse di spingere il Governo tedesco a rivedere la posizione secondo cui gli "ex schiavi di Hitler" non sono riconosciuti come aventi diritto a risarcimento alcuno per il duro lavoro svolto, nonostante a suo tempo non fossero stati riconosciuti come prigionieri di guerra. Mi riferisco chiaramente alla richiesta d'indennizzo all'OIM di Ginevra, con esito negativo fino a questo momento.
In mancanza di volontà o di possibilità in tal senso da parte del Governo italiano, data l'età avanzata dei superstiti (mio padre tra questi), non sarebbe il caso, nel frattempo, di dare seguito al DDL 1337 presentato a suo tempo dal sen. Bedin ?
Come noto, la richiesta d'indennizzo non è una pura richiesta di denaro ma vorrebbe essere un gesto di civiltà e consapevolezza, da presentare ai nostri figli ed alle future generazioni.    

Laura Roletti
Risponde Tino Bedin

La strada maestra per questo gesto di riparazione resta quella che sostengo nel mio disegno di legge: i militari italiani costretti al lavoro coatto dai nazisti non devono essere lasciati soli da parlamento e governo di fronte alle decisioni tedesche. L'Italia intanto risarcisca il danno che essi hanno subito e contemporaneamente faccia causa alla Germania per il riconoscimento internazionale.

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24 dicembre 2003
di-322
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Tino Bedin