Gentili Senatori, sono uno dei circa 300 ricercatori universitari facenti parte del gruppo degli ormai famosi (ahimé, per motivi ben lontani da quelli auspicabili) 1700 ricercatori senza presa di servizio. La sorte (non trovo modo migliore di chiamarla) divide questo piccolo gruppo dagli altri, in quanto unici interessati dalla decisione di prevedere uno sblocco delle assunzioni per i concorsi fino al 31/10/03 (data di certificazione della regolarità degli atti).
Ho appreso, con ormai sempre minor sorpresa, che anche l'ultimo tentativo di ovviare a questa decisione quanto meno discutibile (visto l'esiguo numero degli esclusi e la completa, almeno a mio parere, arbitrarietà della scelta della data) è stata respinto dalla Camera in data 17/12 (ordine del giorno Martella n. 9/4489/95).
Non mi resta come ultimo tentativo di provare a sollecitare nuovamente la vostra attenzione su un problema che ha suscitato, nel recente passato, tanto interesse nell'opinione pubblica (e di conseguenza anche in quella politica) ma che è stato (o meglio sarà) risolto solo parzialmente. Fiducioso (ahimé ormai sempre meno) in una risoluzione completa del problema, porgo i miei saluti.