IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Gorizia, 22 novembre 2003 | ||||||||
Ricordando le lacrime del papà Con John Kennedy pareva possibile un futuro giusto Per i ragazzi la rivoluzione pacifista sembrava a portata di mano |
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Ho visto piangere mio padre poche volte, una fu alla notizia dell'uccisione di JFK.
| Renato Elia
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| Risponde Tino Bedin
| Allora io avevo 18 anni. Era la stagione in cui ci pareva possibile la rivoluzione, perché il mondo aveva una papa come Giovanni XXIII (Pacem in terris) ed un presidente come Johon Kennedy (la Nuova Frontiera). Eravamo diventati "grandi" con la paura della bamba atomica (il primo sciopero studentesco l'avevo fatto contro gli esperimenti nucleari) e ci ritrovavamo due "guide" mondiali che indicavano la pace come strumento di "vittoria". Per questo alla morte di John Kennedy non piansero solo gli adulti.
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25 novembre 2003 di-311 |
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