Ricercatori italiani

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Geneve (Switzerland), 13 novembre 2003

Ha vinto un concorso pubblico in un Istituto di ricerca
Sono rientrato in Italia per fare il ricercatore,
ma il posto verrà fra due anni

Schizofrenica la politica della Destra sulla ricerca scientifica


Illustrissimo senatore, dalle informazioni che stanno trapelando sull'emendamento proposto dal Governo per lo sblocco delle assunzioni nella ricerca risulta che solo l'università ne beneficerà, mentre per gli Enti di Pubblici di Ricerca (CNR, INFN, INOA, etc), in cui le assunzioni sono bloccate da ben due anni (2002-2003) non verranno sbloccate. Per loro si prospetta il terzo anno di blocco delle assunzioni consecutivo, dopo che negli ultimi dieci anni sono state bloccate già per 4 anni le assunzioni in tali enti. Se ciò fosse vero, sarebbe assolutamente vessatorio ed ingiusto, anche considerando l'esiguo numero di persone in attesa di assunzione negli Enti Pubblici di Ricerca, fra le 100 e le 200 unità.
Si parla tanto di rientro dei cervelli. Io sono un ricercatore che ha vinto un concorso pubblico nel maggio 2003 per titoli ed esami preso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino, e che non è stato ancora assunto. Sono stato ben 13 anni all'estero, dagli Stati Uniti alla Germania, alla Svizzera. A 37 anni, di fronte ad altre possibilità di impiego meglio remunerate, ho scelto di tornare in Italia. Mai avrei pensato che il posto che mi era stato dato sarebbe stato disponibile solo due anni dopo, come pare succederà!
Quale altro paese civile bandisce concorsi per posti per i quali esiste copertura finanziaria e poi vieta la presa di servizio dei vincitori? Crede che avrei cercato di rientrare in Italia se avessi previsto questa assurda situazione, comune ad altri 1700 ricercatori?
Mi appello a Lei perché questa ingiustizia non venga perpetrata.
   

Paolo Gambino
Risponde Tino Bedin

In Senato il governo e la maggioranza hanno confermato la politica schizofrenica della Destra nei confronti del futuro del nostro paese: si istituiscono nuovi Centri di ricerca, ma si bloccano le assunzioni e si tagliano i fondi per l'attività di ricerca già in atto. L'Ulivo ha presentato una serie di emendamenti, che avrebbero ricondotto la materia sui binari indicati dal Processo di Lisbona dell'Unione Europea, ma la maggioranza ha messo solo qualche toppa.

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13 novembre 2003
di-308
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Tino Bedin