Bassa padovana e ospedale

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Due Carrare (Padova), 9 ottobre 2003

Lo ha ammesso il consigliere regionale Padrin
Per l'ospedale unico della Bassa padovana
non si sono trovati i soldi

Ora l'Ulivo chiede di rimediare al tempo perduto


Alcune sere fa ho ascoltato l'intervista a Leonardo Padrin, presidente della V commissione sanità Regionale, e ad Iles Braghetto, attuale consigliere regionale ed ex assessore alla Sanità del Veneto. Hanno sottolineato la buona organizzazione e il buon livello delle prestazioni sanitarie del Veneto, riconosciute dall'Organizzazione mondiale della sanità. Non hanno nascosto le difficoltà economiche rese ancora più evidenti, oggi, dalla presa di posizione di tutte le Regioni (all'unanimità) nei confronti della mancanza di 5 miliardi di euro nella legge finanziaria varata dal governo Berlusconi e che sta per essere approvata in Parlamento.
Mi ricordo e ricordo che noi cittadini veneti paghiamo una supertassa per sanare parte del buco regionale in questo settore.
Nell'intervista il consigliere regionale Padrin ha in particolare sottolineato l'impossibilità di avviare la costruzione del nuovo ospedale unico della Bassa padovana: mancano i soldi e il direttore generale non li ha trovati. In sostanza si tratta di una bufala che ha abbagliato e abbaglia tuttora la stragrande maggioranza dei sindaci della Bassa padovana.
Non serviva avere il premio Nobel in economia per capire che qualcosa non funzionava dal punto di vista economico, ma sta di fatto che nella proposta del nuovo ospedale unico veniva lanciato un forte allarme per le carenze organizzative e le attrezzature obsolete, i doppioni e gli sprechi.
Mi chiedo tre cose:
1 - È vero tutto questo?
2 - È stato fatto qualcosa, e cosa, per diminuire il dislivello tecnologico?
3 - Perché la Regione un anno fa ha confermato un direttore generale che andava vendendo bufale e seminando allarmi?
Non capisco perché le Amministrazioni che si richiamano all'Ulivo tacciano e non convochino consigli comunali per informare e affrontare tali questioni.
   

Graziano Burattin
responsabile salute
Lista Due Carrare per Due Carrare
Risponde Tino Bedin

L'Ulivo della Bassa padovana aveva "impegnato" il consigliere Padrin ad una scadenza, appunto ottobre di quest'anno, per ammettere che l'ospedale unico era un'idea irrealizzabile. Ci siamo arrivati. E infatti l'Ulivo ha già programmato e sta definendo la data per l'iniziativa pubblica nella quale prendere atto del tempo perso dalla Destra in Regione nell'assicurare efficienza ed accessibilità ai servizi sanitari in questa parte della provincia di Padova.
Sarà questo il punto di "attacco" dell'Ulivo: costringere la Destra della Regione a ripagare in termini di progetto e di risorse immediate il tempo perduto.

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17 ottobre 2003
di-299
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Tino Bedin