Berluscooni e le pensioni

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 17 ottobre 2003

A spese dei contribuenti la propaganda sulle pensioni
Una lettera da Berlusconi
con tassa a carico del destinatario

Buona l'idea di rispedirla al mittente


Il premier ha annunciato l'ennesima operazione di spamming, ovvero la pubblicità indesiderata e non richiesta nella nostra buca delle lettere. Tutto questo per farci digerire la sua riforma delle pensioni. Invierà una lettera a 18 milioni e 900 capifamiglia a spese della Presidenza del Consiglio. Sarà un testo di una cartella, si è appreso, scritto di suo pugno, per spiegare perché serve la riforma sulla base di principi inossidabili. Maroni e Tremonti revisioneranno il testo. E la lettera dovrà arrivare a destinazione prima dello sciopero generale.
È una lettera indesiderata, non solo perché il suo scopo e il suo contenuto hanno natura puramente propagandistica, ma anche perché tutta l'operazione è a nostro carico, a spese del contribuente. Accettarla, riceverla, aprirla, leggerla, significherebbe rimanere schiacciati negli ingranaggi di una macchina mediatica che interpreta la politica con le logiche meccanicistiche del marketing.
È nostro dovere rifiutare la pubblicità in buca. Io credo sia il caso di non aprire la busta, di riciclarla e di rispedirla al mittente, con una bella scritta laterale: BASTA BERLUSCONI!!!
   

r. r.
Risponde Tino Bedin

Condivido l'idea di rispedirla al mittente; peccato che non possiamo come cittadini fare quello che è possibile al capo del governo: far pagare le spese di restituzione al cittadino Berlusconi.

    Partecipa al dialogo su questo argomento

17 ottobre 2003
di-296
home page
scrivi al senatore
Tino Bedin