Procreazione assistita

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 4 ottobre 2003

Non ci sono ragioni per ritardare la legge italiana
Una buona sintesi delle migliori pratiche europee
sulla procreazione assistita

Il positivo ruolo di Forum delle Famiglie e Movimento per la Vita


Caro Tino, in merito al disegno di legge sulla Procreazione Assistita (PA)ti segnalo il comunicato dell'1 ottobre del Forum delle Famiglie e del MpV nell'area Stampa del sito del Mpv (www.mpv.org). Vi si dice in sintesi che non è obbiettivamente accettabile che ulteriori rinvii dell' approvazione della legge sulla PA siano determinati da dubbi sugli accertamenti diagnistici pre-impianto. Non è accettabile infatti distinguere tra embrioni di serie A e di serie B. La storia dovrebbe insegnare qualcosa a tutti.
Voglio solo aggiungere due considerazioni.
1) Le tecniche per la PA non hanno nulla a che vedere con le terapie contro la sterilità; è nello studio delle terapie che lo Stato deve impegnare le sue risorse, non certo nel favorire tecnicismi che, se non chiaramente normati, rischiano di violare - come hai evidenziato anche tu - addirittura il principio di eguglianza tra gli esseri umani. 2) Il fatto che non ci sia omogeneità nelle legislazioni europee in materia, non giustificherebbe in ogni caso né un prolungato silenzio in materia, né l'adeguamento alle normative "peggiori". Arrivando per ultimi, potremmo essere di esempio a tanti stati europei e produrre un testo legislativo (quale quello in esame) che, cogliendo il meglio dalle varie leggi in materia, possa essere di guida e di esempio per tutti.
Al di là comunque di ogni considerazione, spero veramente che il Senato giunga prestissimo al voto definitivo sulla legge che, a nostro avviso, va approvata come è. Ogni ulteriore ritardo, su un tema di così straordinaria rilevanza, non mi pare veramente accettabile.
   

Ubaldo Camilotti
Movimento per la Vita

Risponde Tino Bedin

Il Forum delle Famiglie ed il Movimento per la Vita stanno davvero aiutando il Parlamento a mettere in primo piano il bene possibile e necessario, rispetto sia al bene desiderato che alle ideologie. Mi auguro che il Senato, sia nel dibattito che nei voti, segua la stessa impostazione, avendo a cuore le persone coinvolte.

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4 ottobre 2003
di-294
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Tino Bedin