Illustrissimo Senatore Tino Bedin, il nostro"Comitato Popolare OUTLET ... NO GRAZIE!" sta allestendo un piccolo stand
informativo da sottoporre all'attenzione dei cittadini di Conselve nei
giorni di sabato 27 pomeriggio, domenica 28 settembre, sabato 4 pomeriggio e
domenica 5 ottobre.
In un momento in cui la stampa locale (quotidiani e periodici) trova spazio
solo per articoli sull'Outlet che, per spessore nei contenuti, sembrano
essere "dettati" da persone interessate e scritti da esperti pubblicitari, è
con vero piacere che abbiamo ascoltato il
suo intervento in occasione dell'apertura della "Mostra dell'Artigianato"
durante la Fiera
di Sant'Agostino in Conselve.
Come avrà sicuramente notato anche lei, non si riscontra nessun rigore
nell'informare i lettori sull'esatto stato dei lavori per la realizzazione
dell'Outlet... anzi... talvolta si crea disinformazione annunciando
fantomatici inizi di lavori che dovrebbero ultimarsi in tempi a dir poco
record.
In questo quadro preoccupante, se non allarmante, dobbiamo anche
riscontrare una disarmante difficoltà a far sentire la nostra voce ...
nessun articolo da noi proposto è arrivato alla stampa senza essere
modificato in maniera ambigua, nessun nostro comunicato stampa ha trovato
spazio nei quotidiani locali... Dell'Outlet si è parlato di riflesso in
qualche articolo proposto da altri Comitati, facendo eccezione per un Suo
intervento in merito allo sviluppo incondizionato senza l'esistenza di
infrastrutture atte a sostenerlo, apparso su "Il Mattino di Padova";
infrastrutture che, mi permetto di aggiungere io, sarebbero necessarie anche
senza incrementare ulteriormente il traffico presente, già sin troppo
pesante per il nostro territorio.
Per questi motivi, ci siamo sentiti in dovere di allestire alcuni pannelli
che informino la popolazione sul reale stato dei lavori:
- nessuno ha ritirato presso il Comune la concessione per iniziare le opere
di urbanizzazione (altrimenti si devono versare gli oneri al Comune);
- nessuno a presentato alcun progetto per la realizzazione della struttura
Outlet;
- non vi è nessun sentore che inizino i lavori per l'elisse dopo il
cavalcavia;
- no comment sullo spostamento del casello di Monselice sulla A13.
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Ferdinando Longhin Comitato "Outlet... No, grazie!"
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Risponde Tino Bedin
Egregio Signor Longhin,
ha fatto bene il Comitato popolare "Outlet... No, grazie!" ad allestire una informazione diretta ai cittadini di Conselve e del Conselvano sulla progettata struttura commerciale. Intendo dire che ha fatto bene nei confronti dei cittadini e non tanto per mettere in evidenza le proprie opinioni.
La strategia informativa messa in atto dalla multinazionale che ha individuato in Conselve un'area interessante per un insediamento commerciale, pur se coerente con il progetto industriale, può determinare un'opinione pubblica non completamente in grado di dare valutazioni oggettive.
Sono stati acquistati sui quotidiani veneti spazi pubblicitari prevalentemente rivolti ad operatori commerciali, per richiamare la loro attenzione sul progettato centro di Conselve e sulle opportunità che esso potrebbe offrire. Anche collegati a questa campagna promozionale sono stati forniti agli organi di informazione elementi del progetto industriale, che ne hanno consentito una descrizione relativa appunto più alla programmazione che alla realizzazione.
Si tratta, come ho detto, di una strategia informativa imprenditoriale, che come tale non ho motivo di contestare.
Importante è che ci sia una attenzione nei confronti dell'opinione pubblica da parte di chi ha un ruolo istituzionale di rappresentanza generale: di rappresentanza dei cittadini ed anche di rappresentanza delle imprese economiche. Il sindaco di Conselve Luciano Sguotti ha puntualmente svolto questo ruolo istituzionale. Personalmente, come parlamentare del Conselvano, l'ho fatto richiamando i termini del problema in un saluto non rituale alla Mostra dell'artigianato di Conselve. Non ho invece sentito voci di altre istituzioni, che hanno competenze assai maggiori: intendo la Provincia di Padova e la Regione Veneto. Anzi i messaggi che arrivano da queste istituzioni possono accrescere il grado di disinformazione.
Se si dà "per fatto" lo spostamento del casello autostradale di Monselice, mentre non c'è ancora il progetto (e tanto meno ci sono i soldi), si dà per scontata una delle condizioni preliminari all'insediamento dell'Outlet.
Se in questi giorni appare addirittura una autostrada "Nogara-Chioggia", con la precisazione di un casello proprio a Conselve, si vuole evidentemente rendere compatibile l'Outlet: se non oggi, subito domani! Poco importa a questi "annunciatori" che la nuova Padana inferiore sia comunque ancora ferma a Monselice, che il tratto fino a Palugana sia appena iniziato, che non ci sia il progetto esecutivo del completamento fino al confine della provincia di Padova. Poco importa che, comunque, la Monselice-Mare sia una "stradina" a due corsie, con la gran parte degli incroci a raso, incompleta nella parte verso Chioggia. Per gli "annunciatori" sembra importante far immaginare le strade, come si è fatto per troppi anni, e intasare con queste previsioni il territorio.
Le difficoltà di mobilità in tutta la Bassa padovana sono però tali che questi "annunciatori" non troveranno assolutamente credito nei cittadini che non sono più disposti a sacrificare qualità della vita, anzi la vita stessa (sia nel senso delle tragedie che come tempo sprecato) a vantaggio di un'idea di sviluppo che ha vantaggi per pochi e non per il territorio.
Le imprese fanno il loro mestiere. Il territorio ha bisogno delle loro proposte e delle loro sfide. Bisogna che anche la politica faccia il suo mestiere; ed è la politica l'interlocutore che i cittadini hanno diritto di trovare. Non tutte le imprese sono compatibili con un territorio. Non tutte le sfide imprenditoriali risultano positive se non inserite in un quadro di interesse generale. L'Outlet di Conselve è appunto il caso di una sfida imprenditoriale che richiede la responsabile scelta della politica.
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