Condono edilizio

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 28 settembre 2003

Un comitato a livello nazionale
Contro il condono edilizio
obiezione di coscienza dei professionisti

Sarebbe il segno della consapevolezza dei nuovi valori civili


Lungamente e giustamente si è disquisito sulle nefaste conseguenze che subirà il nostro territorio a seguito dell'annunciato condono edilizio, ma poco si è parlato di chi, poi, realizzerà materialmente e trarrà lucro da questa pratica; architetti, ingegneri, geometri, periti, avvocati.
Si impone una presa di coscienza civile e di responsabilità da parte delle categorie coinvolte, una sorta di "obbiezione di coscienza" verso un provvedimento dello Stato che va contro ogni principio etico e morale proprio della nostra deontologia professionale. A questo scopo stiamo costituendo un comitato di professionisti a livello nazionale per esprimere con mezzi democratici e nonviolenti la nostra contrarietà a questo provvedimento.
Chiediamo quindi ad architetti, ingegneri, geometri, periti, avvocati di aderire alla campagna di obbiezione di coscienza contro il condono edilizio per affermare in modo forte ed inequivocabile la nostra contrarietà a provvedimenti che pregiudicano il futuro del nostro territorio e l'idea stessa di legalità.
   

Comitato "iononcondono"

Risponde Tino Bedin

Credo sarebbe un segnale politico importante non solo perché indicherebbe l'opposizione ad un provvedimento pericoloso, ma soprattutto perché darebbe la misura dei nuovi valori che la società italiana nel suo insieme intende difendere.

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28 settembre 2003
di-289
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Tino Bedin