Commercio armi

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Venezia, 1 luglio 2003

Il lavoro dell'Ulivo al Senato non valorizzato dalla Camera
Proprio l'Europa ci dice che era inopportuno
modificare la legge sul commercio delle armi

Puntiamo adesso sui candidati al Parlamento europeo nel prossimo anno


Egregio senatore, la ringrazio sempre per il gran lavoro svolto a difesa della legge 185 sul commercio delle armi e per come è stato argomentato, speravo che la battaglia in Senato, con le relative prese di posizione, fossero diventate patrimonio dell'insieme dell'Ulivo, invece la disamina del voto alla Camera mi ha fortemente deluso (sono convinta lo sia anche lei) perchè ha vanificato tutti gli sforzi fatti al Senato.
Leggendo le ultime posizioni dell'Unione Europea che fissano condizioni minime per la vendita delle armi, si può facilmente asserire quanto le modifiche alla 185, presentate come inderogabili per un equo strumento legislativo europeo, siano state inopportune. E mi dispiace che alcuni nostri parlamentari non lo abbiano capito.
Il fronte che si apre è quello europeo e sarà significativo nel futuro della campagna elettorale al parlamento europeo del prossimo anno.
Spero di poter collaborare ancora con lei prossimamente...
   

Margherita Grigolato
Cgil Venezia

Risponde Tino Bedin

Ho già espresso la mia delusa incomprensione delle scelte operate dalla Margherita alla Camera. La motivazione è proprio nel rispetto dell'Europa, che andava ribadito e non strumentalizzato. Adesso è giusto continuare proprio in Europa e un buon campo possono essere le elezioni europee del prossimo anno.

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8 luglio 2003
di-245
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