Immunità Berlusconi

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Vicenza, 22 giugno 2003

La promulgazione della legge sull'impunità
Un giorno triste per la dignità dell'Italia
Berlusconi non si è messo al riparo dal giudizio morale degli europei


Gentile Senatore, non posso fare a meno di esprimere a lei, come rappresentante della parte di cittadini che non condivide la politica giudiaziaria del premier e, quindi, del Parlamento, quanto oggi sia un triste giorno per la dignità del nostro paese, dal momento che anche il Presidente Ciampi ha apposto la sua firma ed ha avallato una legge vergognosa, che ci esporrà al ludibrio dell'Europa e non solo.
E quando Schifani sentenzia da tutte le reti televisive che sono i cittadini italiani a volere che il presidente del consiglio sia lasciato tranquillo a "lavorare", bisognerebbe ricordargli che solo una parte dei cittadini è d'accordo con lui e che, soprattutto, proprio perché a questa persona è stato affidato il compito di governare e rappresentare il paese, noi vorremmo che fosse la più specchiata possibile, senza il minimo dubbio sul suo operato.
Scusi lo sfogo, ma capita raramente agli elettori di poter far sentire la propria voce.
   

Franca Franchini

Risponde Tino Bedin

La maniera migliore per rappresentare l'Italia in Europa sarebbe stata per Berlusconi non quella che ha scelto, cioè la fuga dai processi, ma un trasparente confronto sugli atti di cui è accusato. Con la fuga non ha salvato né la sua immagine né quella dell'Italia; si è messo al riparo da domande difficili dei giudici, ma non dal giudizio morale degli europei.

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22 giugno 2003
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