Parità in politica

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 17 giugno 2003

Difficile modificare l'esistente
La parità delle donne in politica
toglierà spazio agli uomini

Il primo impegno sarà per il cambiamento operativo


Ritengo che la presenza femminile nel mondo della politica, nei suoi diversi ambiti, sia paritariamente importante alla presenza maschile. Forse i fattori di scarsa presenza sono prevalentemente due:
- la difficoltà di conciliare la scelta politica con la scelta di fare famiglia, e intendo una famiglia realtemente vissuta come tale con la coscenza del ruolo di coniuge e del ruolo di genitore;
- una metodologia operativa che parla troppo al maschile e che si discosta sempre più dalla concretezza dei problemi da affrontare.
Su questo secondo punto un intervento modificativo, che ovviamente dovrebbe essere portato avanti dal mondo femminile, avrebbe un costo, in termini di tempo, enormi, senza contare che sarebbe visto e vissuto come una situazione antagonistica che andrebbe a ledere l'esitente.
Ritengo pertanto che un aumento della presenza femminile dovrà vedere ancora un percorso lungo in cui si alterneranno fasi diverse, questo non per essere pessimista, e nemmeno per negare l'importanza della pari presenza, che porterebbe ad una visione più equilibrata dei problemi e di conseguenza delle proposte di soluzione.
   

Bruna Rizzato

Risponde Tino Bedin

Il punto di "rottura" dell'attuale equilibrio passa esattamente nella diversa organizzazione operativa. Sarà difficile da raggiungere e dovrà essere il primo e quasi esclusivo compito delle donne che - sulla base delle leggi attuative della riforma costituzionale - entreranno in politica. Mi rendo conto che non sarà gratificante, che appunto richiederà un grande dispendio di energie femminili non sulla concretezza ma sulle regole, però è in passaggio obbligato per rendere la presenza femminile nelle istituzioni uno strumento di equilibrio.
Alla fine la vita sarà più equilibrata anche per gli uomnini.

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21 giugno 2003
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Tino Bedin