Legge 185 del 1990

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 6 giugno 2003

Le critiche ai parlamentari della Margherita
Commercio delle armi: si decideva
in parlamento non in consiglio pastorale

Ma a "gridare" è stata una parte importante della società italiana di cui l'Ulivo deve farsi carico


La dichiarazione di Padre Zanotelli sulla modifica della legge 185 è sicuramente apprezzabile per lo spirito che l'ha mossa, ma contiene diverse imprecisioni. La più macroscopica è che non ci sarà più necessità di richiedere all'acquirente il certificato "End User". Chi glielo ha raccontato a padre Zanotelli?
Quanto alle specifiche accuse rivolte ai parlamentari della Margherita, se avessero assunto tutti le posizione "comboniane" di padre Zanotelli e di altri movimenti e/o riviste avrebberro sicuramente seguito il citato versetto di Luca 22,38 ma si sarebbero dimenticati che Gesù Cristo ha anche detto "Date a Cesare ciò che è di Cesare ed a Dio ciò che è di Dio". I parlamentari della Margherita sono rappresentanti del popolo in una sede legislativa e non in un consiglio pastorale! Comunque su questo adattamento della legge 185 alle nuove esigenze di cooperazione europea è stata fatta troppa confusione ed anche i parlamentari che si sono battuti contro tale revisione non hanno mai voluto affrontare un dibattito serio ed equilibrato perchè hanno preferito sposare le tesi estremistiche di Zanotelli ed altri. Purtroppo è così e non ci resta che sperare che i parlamentari della Margherita coinvolgano in futuro i cittadini invece di preferire la rappresentanza di minoranze estremiste per eccesso di idealismo, magari sante, ma che non ammettono l'esistenza di opinioni diverse dalle loro.
   

Alberto Vernizzi

Risponde Tino Bedin

Caro Vernizzi, io sono uno dei parlamentari che hanno sposato... le minoranze estremiste. Come vedi, però, ammetto l'esistenza di opinioni contrarie. Anche se sono opinioni non del tutto fondate. Il certificato di uso finale nell'ambito delle cooperazioni previste dall'accordo di Farnborough è superato, perché quell'accordo prevede altri meccanismi. Il grave della scelta della Destra è di aver esteso le facilitazioni anche al di fuori dell'accordo.
Quanto al dialogo, mi sarebbe proprio piaciuto. Leggi i resoconti parlamentari, conta le parole della Destra, depurate dalle lamentele e dagli improperi: sui contenuti ne resteranno ben poche a confronto di quelle che noi dell'Ulivo abbiamo proposte.
Quanto alla rappresentanza: decine di migliaia di lettere, incontri e manifestini hanno caratterizzato la Campagna. Non era una minoranza e non era estremista. È una parte importante della società italiana di cui almeno l'Ulivo deve farsi portavoce.

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13 giugno 2003
di-232
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