Lucia Zanarella e Bosnia

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Campo San Martino (Padova), 25 aprile 2003

Una regione blindata in "riserve indiane"
Riaprire il ponte di pace con la Bosnia Erzegovina
Le ragioni per andare al Maurizio Costanzo show


Cari amici, oggi, su Repubblica, a firma di Paolo Rumiz, "tra le pacifista ed il sindaco sfida sul ponte arcobaleno". Vorrei tanto che i colori della pace sul ponte della Piovetta avessero la forza di costringere Regione e Provincia a riaprire il loro ponte di pace con la Bosnia Erzegovina, massacrata dalla guerra, blindata in "riserve indiane" dagli accordi di Dayton, da tutti dimenticata.
Resistono, in grande solitudine, i volontari padovani organizzati nel Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace, fondato da Alexander Langer. Le loro missioni si succedono e tra le priorità del loro programma per i campi estivi c'è l'organizzazione di tornei di calcio tra i ragazzi dei villaggi serbi, oltre la Spreca (da dove durante la guerra si sparava sulla città di Gracanica), ed i ragazzi dei villaggi musulmani  gemellati o adottati dai nostri comitati comunali.
Sono anche invitata da Maurizio Costanzo ma non so che fare. Rischierei sulla mia salute se fossi convinta di dare un messaggio forte per riaprire un ponte di pace tra Italia e Bosnia. Che ne dite? Ci vado?
   

Lucia Zanarella

Risponde Tino Bedin

Non ho titolo per dare consigli. Posso solo esprimere una speranza: che tu ci vada. Spero che tu ci vada per la Bosnia Erzegovina, per quelle partite di calcio che contano assai più del nostro campionato. Spero che tu ci vada anche per noi, per il Veneto: la nostra regione è piena di bandiere arcobaleno, più numerose di tutte le bandiere che mai si siano viste da queste parti. Se l'Italia lo saprà, sarà un bene anche per l'Italia.

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27 aprile 2003
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