Legge 185

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 18 gennaio 2003

Oltre alle aziende produttrici
Chi pensa di ottenere vantaggi
da una nuova legge sulle armi?

Ci sono esigenze, certamente non belliciste, che però
sono meglio salvaguardate proprio dalla 185


Grazie dell'aggiornamento sulla legge 185, senatore. Purtroppo un'altra cattiva notizia sul fronte politico italiano. Ancora una volta quello che di buono è stato costruito sta per essere distrutto.
Una domanda semplice. Lei è informato su quale parte, sicuramente piccola, del popolo italiano ottiene vantaggi dalle modifiche alla 185, oltre all'industria delle armi... quali sono gli interessi politici collegati? Può "sbilanciarsi"?

Alberto B.
Risponde Tino Bedin

E' possibile che ci siano più esigenze che sembrano trovare risposta dal disegno di legge del governo sulla modifica della legge 185. La ricerca e la sperimentazione tecnologica ed in parte anche scientifica possono spingere per avere la possibilità di provare direttamente innovazioni che altrimenti non sarebbero finanziate.
Le persone che hanno scelto di dedicarsi professionalmente alla difesa e alla sicurezza dell'Italia hanno motivi per spingere il loro paese a disporre di tecnologie competitive all'interno delle alleanze cui il nostro Paese partecipa e sempre più affidabili nell'uso.
Chi è convinto che solo una forza militare europea efficace ed efficiente sia in grado di bilanciare il mondo, oggi reso meno sicuro dalla presenza di una sola superpotenza, può ritenere che minori vincoli all'industria europea della Difesa possano affrettare questo obiettivo. Probabilmente nessuna di queste persone singolarmente, certamente nessuna di queste categorie prese nel loro insieme desidera la guerra e si augura che le armi vengano adoperate. Una parte - per ora maggioritaria - del parlamento si fa portavoce anche di queste esigenze.
Anch'io ritengo che alcune di queste esigenze siano giuste; ritengo però che esse possano essere soddisfatte non riducendo, ma anzi precisando meglio i vincoli, i criteri, i controlli previsti dalla legge 185. La ricerca, la sicurezza, la dimensione europea possono anzi ricavare maggiori vantaggi proprio se la produzione delle armi ed il relativo commercio - pur con gli adeguamenti che la situzione richiede - restano materia "speciale", non delegata al solo mercato, ma affidata al controllo del parlamento, soggetta all'osservazione delle organizzazioni non governative, destinata ad assicurare la pace e non a produrre la guerra. Per questo è stata utile ed è utile la legge 185.

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18 gennaio 2003
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