IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Padova, 27 dicembre 2002 | |
Il disegno di legge è all'esame del Senato Arriveranno i finanziamenti per gli oratori parrocchiali? I costi però ricadranno tutti sui Comuni |
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I volontari del centro comunitario parrocchiale della mia parrocchia mi hanno fatto pervenire una copia di una proposta di legge ( XIV legislatura, n° 2773) riguardante la concessione di contributi per gli oratori parrocchiali per attività socio-culturali, chiedendomi di informarmi se è diventata legge o quali altre possibilità ci sono per finanziare le attività socio-culturali degli oratori. | |
Paolo Ruzza |
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Risponde Tino Bedin Il tema è importante, visto che il ruolo degli oratori è sottolineato anche dalla nostra Costituzione, al comma 4 dell'articolo 118. Il disegno di legge sugli oratori è stato approvato dalla Camera il 16 luglio scorso. Ora è al Senato: si tratta del disegno di legge AS 1606. Quindi non è legge. E' stato assegnato alla prima commissione Affari costituzionali, dove è stato esaminato nelle sedute del 2 e dell'8 ottobre: intervento del relatore e discussione generale. Da allora non è stato più ripreso. Il relatore stesso non ha replicato, per cui non è possibile sapere quale indirizzo assumerà. Se il testo rimarrà quello approvato dalla Camera, si tratterà comunque di una norma "cedevole": la materia degli oneri di urbanizzazione (ai quali la norma fa riferimento per le agevolazioni) è una materia di competenza regionale, per cui la norma nazionale potrà essere sostituita in qualsiasi momento e in qualsiasi forma dalla norma regionale. Mi pare questo il punto più debole del disegno di legge. L'altro punto debole è che di fatto lo Stato non scuce un euro, ma - sempre attraverso il meccanismo degli oneri di urbanizzazione secondaria - scarica di fatto il costo sui Comuni. E' quindi probabile che il disegno di legge subisca alcune modifiche nel dibattito al Senato e debba poi ritornare alla Camera. I tempi dunque non sono - almeno per ora - brevi. Riguardo ad altre forme di finanziamento, secondo informazioni assunte all'inizio dell'anno per altre parrocchie, non ci sono leggi nazionali a regime che prevedano stanziamenti. In quella occasione mi ero però attivato con il Credito sportivo (ente statale di finanziamento di impianti sportivi). Abbiamo con i responsabili previsto la possibilità che il Credito sportivo conceda mutui a tassi molto agevolati anche alle parrocchie padovane (come fa per i Comuni). Si tratta però di mutui, non di erogazioni a fondo perduto.
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30 dicembre 2002 di-161 |
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