Onorevole senatore, da oggi saranno in discussione, al Senato, gli emendamenti alla manovra finanziaria ed il dibattito, come è prevedibile, verterà principalmente sui condoni e le sanatorie.
La ricerca scientifica avrà pure il suo spazio, ma ben limitato e circoscritto al... "caro fumo", e, vale a dire, troverà finanziamenti, inadeguati, dall'aumento del costo delle sigarette.
Anche nel decorso weekend autorevoli messaggi sono giunti al Governo affinchè il problema della ricerca non sia sottovalutato. La più importante carica dello stato, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi, in un messaggio di adesione alla maratona Telethon 2002 (che ha stabilito un nuovo record di raccolta fondi pari a 23.276 milioni di euro), ha così affermato: "La ricerca scientifica deve essere considerata l'impresa più importante". Ciampi ha inoltre dichiarato che "Telethon è da sempre un appuntamento importante di educazione ai valori della solidarietà e che richiama l'importanza di sostenere la ricerca scientifica". "Vi sono vicino, partecipo volentieri a questa iniziativa perchè è un esempio di buona televisione, di espressione dei bisogni veri della società italiana e di sostegno concreto alla ricerca applicata ed alla medicina", ha concluso il Presidente.
I ringraziamenti a Telethon sono giunti da ogni parte, dal presidente della Camera Pier Ferdinando Casini: "Gli italiani sono un popolo meraviglioso" a Susanna Agnelli, presidente del comitato promotore di Telethon: "Un grazie a tutti gli italiani che, molto più dei nostri governi, si sono resi conto che la ricerca scientifica è una cosa importante" ed al premio Nobel Renato Dulbecco che, a nome di tutti gli scienziati, ha affermato: "Questo dimostra che quando il governo ci abbandona, Telethon ci salva".
Ma al di là delle dichiarazioni ufficiali, un breve articolo, apparso ieri sul Secolo XIX di Genova a firma Maurizio Maggiani, vuole ironicamente sottolineare come il problema della ricerca vada affrontato seriamente e non liquidato con un semplice rincaro del costo delle sigarette.
Sugli effetti distorsivi di tale provvedimento, più volte ed in precedenza, si era già espresso il ministro Tremonti mentre il testo del citato articolo vuole solo indurre ad una meditata, anche se ironica, riflessione: " sono un tabagista e quindi fiero di contribuire, con il mio vizio, alla vita del paese. Dato lo stato della scuola e della ricerca, la loro strumentale mancanza di risorse, so che dovrò impegnarmi a consumare almeno il doppio della mia odierna razione di tabacco. Mi impegnerò, da solerte cittadino, per convincere al consumo della mia adorata droga i miei vicini di casa ed i loro promettenti figli perchè il loro futuro dipenderà, in larga misura da quanto sapranno darsi da fare a fumare ed a far fumare" così concludeva l'articolo.
Le affermazioni e le considerazioni sopra riportate dovrebbero, in ogni caso, indurre il Governo ad un vero e proprio concreto intervento a favore della ricerca e, dal momento che sembra estremamente difficile reperire risorse dall'attuale finanziaria, sembra alquanto evidente che la risposta vada cercata in fonti di finanziamento alternative.
Fonti che potrebbero essere costituite dai proventi realizzati da forme pubblicitarie autorizzate sui pacchetti di sigarette. Una proposta in tal senso già presentata potrebbe aiutare a risolvere entrambi i problemi.
|