Acqua potabile

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Roma, 18 dicembre 2002

Un perseguitato politico non accolto in Italia
Una famiglia siriana respinta a Malpensa rischia l'esecuzione
Il governo italiano chiarisca le proprie direttive ai funzionari della polizia di frontiera


Cari amici, in apertura del nostro convegno del 13 dicembre, il Professore Giovanni Conso, Presidente del CIR, ha informato del caso del cittadino siriano Muhammad Sa' id al-Sakhri, rimpatriato forzatamente, insieme alla sua famiglia, il 28 novembre dall'areoporto di Malpensa a Damasco, senza aver avuto accesso alla procedura di asilo.
Si tratta di un caso di particolare gravità, dato che il cittadino siriano in questione è un perseguitato politico che corre il pericolo di subire la pena capitale, oltre a quello di tortura cui sono esposti sia lui che i suoi familari.
In considerazione di quanto sopra, sentito anche il parere del CIR, si pregano le associazioni facenti parte del Comitato, di mobilitare i propri iscritti, anche invitandoli ad inviare la lettera che vi alleghiamo.

Signor Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio, Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma

Signor Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, Piazzale della Farnesina 1, 00100 Roma

Signor Giuseppe Pisanu, Ministro dell' Interno, Palazzo del Viminale, 00184 Roma

Ho appreso che il cittadino siriano Muhammad Sa' id al-Sakhri e la sua famiglia, composta da moglie e quattro figli, di cui il più piccolo di due anni, sono stati respinti presso la frontiera dell'aeroporto di Milano-Malpensa in data 28 novembre scorso, ed imbarcati a forza su di un volo per Damasco.
Poiché il signor Muhammad Sa' id al-Sakhri rischia l'esecuzione capitale per motivi di natura politica, ed i suoi familiari rischiano di subire carcere e tortura per gli stessi motivi, chiedo ogni possibile chiarimento riguardo alle motivazioni che hanno portato ad un operato contrastante con le norme italiane che proibiscono l'espulsione e/o l'estradizione di qualunque persona verso un paese in cui rischia di subire la pena capitale e/o trattamenti disumani o degradanti.
Nell'evidenziare il diretto coinvolgimento del governo italiano nell'eventuale esecuzione del signor Muhammad Sa' id al-Sakhri, sollecito inoltre il Ministro degli Esteri a intraprendere tutti i passi possibili affinché il predetto cittadino siriano possa ritornare in Italia insieme alla famiglia per l'esercizio del diritto a richiedere asilo nel nostro Paese.

Maurizio Gressi
Comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani
Risponde Tino Bedin
Mentre mi auguro che il governo italiano faccia sollecitamente la propria parte con le autorità siriane per evitare rischi alla famiglia di richiedenti asilo, confido anche che il governo chiarisca come il respingimento è avvenuto. I messaggi poco chiari che la Destra sta lanciando in tema di immigrazione e di controllo delle frontiere potrebbero infatti aver indotto in errore i funzionari italiani addetti alle procedure di asilo.

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25 dicembre 2002
di-152
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