IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Padova, 5 dicembre 2002 | |
Come un portavoce ha ricominciato a fare politica Considero prezioso il mio impegno nella Margherita I nuovi compiti territoriali di un partito nuovo |
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Michele Marinaro |
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Risponde Tino Bedin Pur motivata da prese di posizione specifiche, cui pacatamente risponde, questa lettera ha un valore in sé, per questo mi pare opportuno proporla al dialogo su Euganeo.it. Se la nascita di un progetto è riuscita a suscitare un volontariato politico diretto anche di poche persone, possiamo ritenere che l'idea della Margherita sia utile alla società italiana, alla società padovana. Certo occorre anche che tutti si impegnino perché nessuna disponibilità esistente venga messa in discussione dal medesimo progetto. L'altra sottolineatura che faccio alle osservazioni del portavoce di circolo è sull'impegno territoriale. Io ho qualche dubbio - che cito eventualmente per discuterlo con chi vorrà intervenire - che il cosiddetto "radicamento territoriale" che fa riferimento in particolare all'esperienza del cattolicesimo democratico, possa essere replicato nella società attuale: altra è infatti la modalità di approccio sociale alla politica. Non ho invece dubbi che l'Ulivo e la Margherita nell'Ulivo abbiano tra i loro compiti quello di essere dei "motori di partecipazione" civile e politica per cittadini singoli e gruppi anche episodici che a livello territoriale esprimono delle esigenze nei confronti delle istituzioni. È un compito nuovo e da inventare, per questo può meglio svolgerlo un partito nuovo.
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6 dicembre 2002 di-148 |
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al senatore Tino Bedin |