Giancarlo Mattia Catanzaro

 
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Posta elettronica, 29 novembre 2002

In un emendamento al Senato della legge Finanziaria
Proposte pericolose sul finanziamento ai partiti
La contrarietà nasce da un impegno preciso preso dall'Assemblea del Senato


Egregio Senatore Bedin,
Leggo oggi su repubblica.it (http://www.repubblica.it/online/economia/upi/maltese/maltese.html) che nelle pieghe della finanziaria in via di approvazione vi sono delle scandalose novità in tema di finanziamento dei partiti.
Non mi dilungo a ripeterle i sospetti, e le accuse, proposti nell'articolo (che non ho ancora avuto modo di verificare in fondo) ma la invito, ancora una volta, a manifestare il suo pensiero a riguardo con particolare enfasi sulle iniziative che pensa di intraprendere.
Mi sembra quasi inutile (o mi piacerebbe che fosse superfluo) esprimere la mia preoccupazione per il fatto che i rappresentanti eletti riescano, ancora una volta, a mettere i propri interessi davanti a quelli della popolazione. Il concetto di "bene comune" è ogni giorno più disconosciuto e dimenticato.
La trasparenza nelle operazioni di finanziamento dei partiti politici (perchè non fare come negli USA, dove sono facilmente detraibili, così i contribuenti sono invogliati a mantenere in piedi un sistema pulito e trasparente?) e la giusta tassazione di tutte le attività dei partiti (che sono oramai delle piccole aziende) sono, secondo ma mia modesta opinione, quello che distingue un Paese dalla gestione "allegra" da un Paese serio.
In attesa di conoscere il suo pensiero a riguardo, le rinnovo i miei saluti e il mio apprezzamento per la sua capacità di comunicare con i suoi elettori.

Ing. Maurizio Nadai
Risponde Tino Bedin
Credo che la Commissione Bilancio del Senato valuterà negativamente queste proposte, anche se non fossero quelle che l'articolo di Repubblica descrive. C'è infatti un impegno del Senato a discutere apertamente e soprattutto in forme esplicite del costo della democrazia rappresentativa: l'impegno è stato preso poco tempo fa, in occasione dell'approvazione dell'ultimo rimborso elettorale. C'è anche - per quanto riguarda la detassazione di attività associative - una lunga e vecchia richiesta che viene dal volontariato: prima detassiamo sagre parrocchiali e stande delle pro loco. Da parte mia quindi c'è la netta opposizione alla proposta.

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29 novembre 2002
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Tino Bedin