IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Vicenza, 18 ottobre 2002 | |
Non é frequente sentire di senatori che così numerosi si schierano contro la guerra Fate la battaglia entro i vostri partiti e nei vostri collegi Per i parlamentari la prima... linea è il Parlamento |
|
| |
Fulvio Rebesani |
|
Risponde Tino Bedin Egregio signor Rebesani, prima di tutto la ringrazio dell'attenzione che dedica alla vita comune: fra le "povertà" che avverto (le cui origini non sono certo imputabili ai cittadini) c'è la scarsa o episodica partecipazione degli elettori alle scelte dei loro eletti. Non ho poi né la pretesa né il ruolo di mettere in discussione le sue convinzioni, che affido al confronto dei lettori di euganeo.it. Su un punto vorrei dirle la mia convinzione: credo che il mio dovere (e non solo il mio, perché altrimenti sarebbe ininfluente) sia di "stare" al Senato. È il mio compito. Contrastare, migliorare le scelte della maggioranza è possibile argomentando ed essendo presenti al momento delle votazioni. Potrà essere più gratificante manifestare con i cittadini che passare giornate a chiedere il numero legale, a presentare emendamenti, a far emergere contraddizioni sperando che si trasformino in voti. La sfida che ho accettata è però quella di fare il parlamentare, ad esempio segnalando tempestivamente che sulla guerra in Iraq i voti non sono scontati. La nostra prima... linea è il Parlamento. Fatto questo, restare "gente" è altrettanto importante. Vivere "insieme" è indispensabile. Io cerco di farlo fisicamente, ma anche attraverso la posta elettronica e attraverso il sito internet che considero uno strumento di trasparenza e di partecipazione. Di nuovo grazie per il suo impegno e un cordiale saluto.
|
|
Partecipa al dialogo su questo argomento |
VAI ALLA PAGINA PRECEDENTE | STAMPA LA PAGINA | VAI A INIZIO PAGINA |
19 ottobre 2002 di-125 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |