Gentile senatore Tino Bedin, ho ricevuto la Sua e-mail in risposta alla "Lettera in difesa della legge 185", inviataLe via Internet.
Intanto La ringrazio molto per aver risposto (e spero siano state una moltitudine le lettere ricevute da Lei e da altri parlamentari) alle persone che sostengono questa campagna. È perlomeno insolito che i nostri parlamentari rispondano personalmente al Cittadino. Pochi mesi orsono, in occasione di una iniziativa riguardante la situazione Medio Oriente, ricevetti (e come me certamente moltissimi altri) due cortesi risposte: una dall'on. Violante, con allegata la copia degli atti parlamentari della discussione, l'altra dall'on. Castagnetti, che allegò un suo interessante scritto storico-sociologico. Per quanto riguarda gli altri capi-gruppo della Camera… il resto è silenzio!
Approfitto del fatto che Lei si dimostra disponibile al colloquio per esprimerLe alcuni dubbi che da tempo mi assillano, anzi, mi tormentano proprio.
Siamo d'accordo che il Governo attuale, cos'ì com'è composto, è stato scelto dall'elettorato. Il modo in cui queste persone sono riuscite a conquistare la fiducia della maggioranza mi fa pensare a una di quelle promozioni televisive dove viene offerta una pentola molto "speciale", alla modica cifra di 100 euro, e, in più - senza spendere un cent - un servizio di piatti in cercamica da 36 pezzi, due cuscini anticervicali, un tritacarne-tritanervetti e un servizio all'americana (due tovagliette + due tovaglioli) in tessuto stampato tipo garzetta. Senza diritto di recesso.
Spiegazione della parabola. Come previsto da molte persone (non solo di sinistra), le offerte fattaci dagli elementi di Forza Italia e Casa delle Libertà (e loro compari) non erano chiaramente affidabili né degne di fiducia. Sarebbero stati sufficienti i precedenti giuridici di alcuni di loro, e una serie infinita di contraddizioni, di detto e non detto, e non occorre proseguire. Però gli "italioti" si sono fidati quasi a scatola chiusa. E nonostante fin dai primissimi tempi di gestione salissero a galla le menzogne e la tendenza e "farsi le leggi e godersele", nonostante due morti accertate - Carlo Giuliani e Marco Biagi - (che sono tanti!), nonostante cercare subito di "mettere le mani sulla Costituzione", e non proseguo perché qualunque persona sveglia e intelligente si è da tempo accorta di tutto questo; ebbene, tutto ciò premesso, si ha la sensazione che il Popolo abbia, tutto sommato, rilevato molte azioni positive in questa gestione.
Ma viene anche il dubbio che, trasmettendo la diretta di una partita di calcio in concomitanza con una qualche importante discussione in Parlamento, il Cittadino preferisca seguire le giravolte del pallone, piuttosto che tormentarsi il cervello (se gliene è rimasto un poco!) dietro a discorsi per lui quasi incomprensibili o a questioni come il Medio Oriente o un qualche massacro di popolazione in un tormentato Paese africano… tanto, sono così lontani da noi, non sono nemmeno cattolici, sono ancora selvaggi!
Per finire aggiungo che, a mio modestissimo parere (ma non solo mio), se le Sinistre e altri partiti di centro-sinistra avessero lavorato di più sul costruttivo, anziché spettegolare come donnette sugli errori, sviste, contraddizioni di "Berlusconi e la sua Band", forse avrebbero avuto più forza e autorità nel contrastare l'avanzata di questi figuri.
Non possiamo sperare che accada qualcosa affinché le cose cambino in meglio, dobbiamo "fare", agire positivamente per farci sentire come una Forza che conta e che è in grado di contrastare azioni che porterebbero solo danni ai Cittadini e vantaggi a chi governa.
La ringrazio per la cortese attenzione e Le porgo un cordiale saluto, e buon lavoro.
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Risponde Tino Bedin
Grazie a lei di fare… la cittadina anche al di là del pur determinante momento elettorale. Sono davvero molte le persone come lei che partecipano al dibattito sulla modifica della legge 185 ed un buon segnale per le nostre istituzioni: quando il controllo democratico è attivo, gli organi della Repubblica lavorano necessariamente con maggiore attenzione (o almeno con maggiore… circospezione).
Sugli italiani non sono pessimista come lei. In fondo è il sistema elettorale che ha determinato l'attuale maggioranza parlamentare. Da parte loro il 13 maggio 2001 gli italiani in maggioranza non hanno votato per Berlusconi. Insomma gli italiani, nonostante le incertezze dell'Ulivo e i soldi spesi in propaganda dalla Destra, avrebbero preferito far senza Berlusconi. Sono stati i partiti che non hanno saputo (o potuto) mettere a disposizione degli elettori soluzioni che facessero emergere questa maggioranza popolare.
Sono sicuro che sanno giudicare anche ora. Certo, nemmeno io colgo la "rivolta"; direi che - presidente degli Industriali a parte - non colgo nemmeno "pentimenti" manifesti. Ma la stragrande maggioranza di coloro che non hanno visto il milione al mese di pensione minima; tutti quelli che sono tornati a pagare il ticket sulle medicine; quelli che guardano la televisione e vedono che l'immigrazione non regolamentata aumenta: insomma tutti gli italiani sanno giudicare e sanno votare. Alle amministrative di primavera il centrodestra ha perso consensi: non credo siano stati solo fattori locali.
Quanto al lavoro "costruttivo" del centrosinistra, credo che l'edificio che con più attenzione gli italiani si aspettano sia quello di una coalizione davvero tale, che sa distinguersi quando è il momento, ma anche essere unitaria nella fase delle decisioni. Mi pare che finalmente questo percorso stia per iniziare.
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