Iraq guerra preventiva

Ho ascoltato qualche giorno fa nella rassegna stampa di Radio 3 una sintesi di un articolo in cui si parlava, a proposito dell'11 settembre, della fratellanza con il popolo americano. L'autore diceva che essere fratelli non significa essere d'accordo su tutto, ma usare ciascuno la propria intelligenza e capacità per far crescere se stessi e il fratello.
Nel dire che l'Italia, se non appoggiasse gli USA nella eventuale guerra contro l'Iraq sarebbe un alleato di serie B, c'è un po' di ricatto, un po' di stupidità e un po' di complesso di inferiorità.
Certamente essere alleati (fratelli) veri significa aiutare ed anche soffrire insieme. In questo caso potrebbe significare non partecipare alla guerra, ma impegnarsi, magari per altre vie, per raggiungere l'obiettivo che sta a cuore agli USA e a tutto l'Occidente, quello della sicurezza. "Non ci può essere pace e sicurezza senza giustizia". Mi pare siano queste le parole di Giovanni Paolo II. Fare la guerra può essere più facile o può apparire una via più certa che promuovere la giustizia, ma le guerre non hanno mai risolto i problemi.
Chi ha detto che la storia è maestra di vita? Avrebbe dovuto aggiungere: "Se la si sa e si vuole leggere".

*Udine, 19 settembre 2002*
Non basta la guerra ad assicurare la pace Come essere veri amici degli Stati Uniti Non ci sono alleati di serie B (e nemmeno americani di serie B)
Ho ascoltato qualche giorno fa nella rassegna stampa di Radio 3 una sintesi di un articolo in cui si parlava, a proposito dell'11 settembre, della fratellanza con il popolo americano. L'autore diceva che essere fratelli non significa essere d'accordo su tutto, ma usare ciascuno la propria intelligenza e capacità per far crescere se stessi e il fratello. Nel dire che l'Italia, se non appoggiasse gli USA nella eventuale guerra contro l'Iraq sarebbe un alleato di serie B, c'è un po' di ricatto, un po' di stupidità e un po' di complesso di inferiorità. Certamente essere alleati (fratelli) veri significa aiutare ed anche soffrire insieme. In questo caso potrebbe significare non partecipare alla guerra, ma impegnarsi, magari per altre vie, per raggiungere l'obiettivo che sta a cuore agli USA e a tutto l'Occidente, quello della sicurezza. "Non ci può essere pace e sicurezza senza giustizia". Mi pare siano queste le parole di Giovanni Paolo II. Fare la guerra può essere più facile o può apparire una via più certa che promuovere la giustizia, ma le guerre non hanno mai risolto i problemi. Chi ha detto che la storia è maestra di vita? Avrebbe dovuto aggiungere: "Se la si sa e si vuole leggere".
	Manlio Filipuzzi

Risponde Tino Bedin Credo che lo stesso dibattito interno in corso negli Stati Uniti a proposito della guerra preventiva basti a rispondere (togliendogli ogni argomento) a chi dà patenti a punti sull'amicizia e l'alleanza con gli Stati Uniti. L'amicizia e l'alleanza vere sanno mettere in discussione gli amici nella ricerca del comune vantaggio. Ciò vale anche per il patriottismo: non si è disfattisti quando si discute alla ricerca di ciò che è migliore e più giusto. Gli Stati Uniti hanno dimostrato coesione e unanimità nella lotta al terrorismo, oltre le divisioni politiche. Invece sulla guerra e sulle motivazioni di un attacco all'Iraq i giudizi divergono. Sono americani di serie B quelli che non la pensano come Bush? È un patriota di serie B l'ex vicepresidente Al Gore, che per una manciata di voti non è al posto di Bush?
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