IN DIALOGO TRA CITTADINI

Cadoneghe (Padova), 20 giugno 2002

Come far superare la paura di integrazione
Non è ancora univoca la risposta europea all'immigrazione
La spinta della presidenza danese dell'Unione


«Gli strumenti operativi sono già stati individuati, ma non sono di semplice applicazione:
1. rafforzare le frontiere esterne dell'Unione Europea (sperimentare corpi di polizie di frontiera comuni);
2. stringere speciali relazioni di buon vicinato con tutti i paesi vicini all'Unione nessuna conferma dal governo);
3. la politica dell'asilo (ignorata dal governo);
4. una politica di cooperazione per lo sviluppo (cause dell'immigrazione e sulla loro rimozione).
In Senato avevo sostenuto che la risposta vera al problema dell'immigrazione andava costruita in Europa e che un governo serio avrebbe dovuto non stravolgere una legge nazionale che esiste e che dà buoni risultati (ad esempio in tema di rimpatri), ma impegnarsi a fondo perché quanto deciso dall'Unione Europea a Tampere, in Finlandia, nell'ottobre del 1999 in tema di collaborazione sull'immigrazione fosse attuato e soprattutto accelerato. La maggioranza mi aveva risposto che l'Europa facesse pure il suo corso, ma che l'Italia non aveva niente da imparare e avrebbe fatto da sola».
Questa la sintesi della questione immigrazione, se da un lato i 4 punti , non solo sono da percorrere tutti e presto ma devono essere motivo di presentazione capillare presso la nazione affinché il problema venga conosciuto bene e nel dettaglio e non rimanga solo dei cittadini che hanno avuto problemi con gli immigrati, dall'altro una garanzia di univocità di risposta comunitaria non c'è ancora su tutti i punti. Su questo dovresti farti parte in causa promovendo, di concerto con Prodi, azioni a breve respiro.
Su come agisci, sono d'accordo pienamente con te. Qualche passaggio della destra può essere accettato in quanto molti italiani hanno paura dell'integrazione, e giustamente.

Tommaso Tanca

Risponde Tino Bedin
Caro Tommaso, effettivamente la risposta al senso (e alla realtà) di insicurezza che come cittadini europei proviamo in rapporto all'immigrazione è uno dei compiti fondamentali dei governi singoli. Quello che è certo è che una risposta vera può venire solo dalla collaborazione europea; meglio se si tratta di una politica dell'Unione Europea.
Dopo il consiglo europeo di Siviglia in Spagna, la nuova presidenza danese dell'Unione si sta dedicando con attenzione a questo tema e mi pare che lo affronti con una visione più completa rispetto a quella proposta da Aznar: la collaborazione giudiziaria, oltre che di polizia, ma soprattutto la consapevolezza che l'Unica Europa (come recita il titolo della Presidenza danese) è anche un'unica Europa per tutti quelli che ci vivono e ci lavorano.

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9 agosto 2002
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