Il problema di cui voglio trattare coinvolge gran parte delle persone che si trovano a transitare sulla trafficatissima statale 516, nel tratto che va dal bivio che conduce in centro a Piove di Sacco fino al Cavalcavia, appena passata la stazione di servizio Agip-Redrezza.
Beh, che dire… i semafori e la segnaletica situati lungo quel chilometro scarso di asfalto sono probabilmente appartenenti a delle specie minori di semafori e di segnali stradali, dato che la stragrande maggioranza della gente non li rispetta. Io ho solo 23 anni, ma da quando sono stato capace di muovermi su una bicicletta, la mia mammina mi ha sempre insegnato che con il rosso ci si ferma, e persino 5 anni fa, durante le lezioni di scuola guida, lo stesso concetto mi era stato spiegato, ancora più vivamente, integrato con il precetto dell'arancione, che invita, se non altro, a rallentare.
Ebbene, il sistema di semafori presente davanti all'Hotel "Florida Inn" è fatto in modo che chi proviene dai quartieri interni possa passare senza aspettare la coda che inevitabilmente si viene a formare, dato che il secondo semaforo resta verde per altri 10 secondi, permettendo inoltre a chi viene dal centro, e deve girare verso destra, di imboccare vie come via J.F. Kennedy.
E questo sarebbe quello che in teoria dovrebbe accadere, dato che la gente sembra non vedere il primo semaforo, che diventa rosso mentre il secondo è ancora verde, e allora passa.
Io non ce la faccio più a rischiare ogni mattina incidenti con motociclisti, automobilisti e camionisti che pensano di poter scegliere a quale semaforo fermarsi, e che si sentono pure in diritto di protestare e di inveirmi contro se mi giro a guardare il simpaticone che stava per farmi congiungere con l'asfalto.
So benissimo che una presenza stabile della Polizia Municipale è impossibile, anche perché mi pare che la statale 516 non sia di competenza comunale. Ma perché allora non pensare ad un rimedio alternativo?
Se mi è permesso vorrei suggerire una proposta: in Germania, pressoché ad ogni semaforo, sono presenti telecamere, che iniziano le riprese ogni volta che scatta il rosso. Sono adeguatamente segnalate, non ledono la privacy più di un qualsiasi autovelox, e permettono di vedere con chiarezza QUANDO e da CHI è commessa l'infrazione. Infrazione, che, ricordiamo, in Germania, se ripetuta tre volte, comporta il ritiro della patente, e che comunque anche qui in Italia non è contemplata come una delle più leggere.
Le telecamere potrebbero servire inoltre a scoraggiare il mai interrotto svoltare a destra dei camion per raggiungere la strada dei Vivai. Per quanto venga scritto sui giornali o detto in occasioni ufficiali, i camionisti, specialmente durante le ore serali e notturne, se ne infischiano del divieto, e vi posso garantire che lo provano anche le vibrazioni che sento, di notte, a più di 50 metri dalla strada, comodamente steso sul mio letto.
Queste proposte sono inusuali, lo so, ma sono convinto del fatto che non provengano solamente da una persona, e il fatto che la lettera spedita al sindaco circa tre settimane fa non abbia avuto risposta, mi fa sperare che questa potrà avere miglior fortuna.
In caso contrario, sarà allora il caso di cercare nella voce della gente argomenti più convincenti per cercare di migliorare una situazione nata e cresciuta nella totale mancanza di rispetto per chi vive nelle vicinanze di questa strada, nonché nella maleducazione di migliaia di persone che ogni giorno, e maggiormente durante i weekend d'estate, percorrono questi pochi metri d'asfalto rischiando, a regolari intervalli di tempo, scanditi da tre luci di diverso colore, di mettere in serio pericolo l'incolumità e la vita di chi è sempre stato abituato a rispettare le regole, e non a vederle come un criterio soggettivo, suscettibile di valutazioni personali dettate da quanto segna il tachimetro del nostro mezzo di locomozione.
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