Cosa possiamo fare? Scrivere subito lettere e messaggi di protesta all'ambasciata di Israele, alle Nazioni unite, agli organismi internazionali, al nostro governo, agli eletti (qualunque partito abbiate votato, chiedete di intervenire), ai mass-media.
Non è vero che le proteste e gli appelli lasciano tutto come prima. Se siamo in tanti dovranno tenerne conto.
La Lista Due Carrare per Due Carrare, che non accetta nè il terrorismo disperato di alcune frange palestinesi nè il terrorismo lucido dell'attuale governo di Israele, si sente in diritto di chiedere a tutte e a tutti - quale che sia la loro idea politica - di muoversi ora per fermare il massacro.
Le organizzazioni internazionali devono inviare una forza pacifica di intermediazione (che Sharon lo voglia o no) come già accade su molti fronti di guerra. Esistono risoluzioni delle Nazioni Unite, accordi di pace e ripetute promesse che l'attuale governo di Israele sta violando; in particolare sui diritti umani e sui territori palestinesi. In questo momento centinaia di italiani ed europei sono in Israele e Palestina con le bandiere della pace per cercare di interporsi, dimostrando quel che potrebbero e dovrebbero fare le organizzazioni internazionali con ben maggiore forza… se lo volessero.
Quando i nazisti cominciarono a sterminare gli ebrei e poi a uccidere milioni di prigionieri di guerra, molti sapevano e preferirono tacere; era possibile salvare molte vite. Non facciamo così anche noi. Lo dobbiamo ai palestinesi e agli israeliani (molti dei quali sono sempre più disgustati da ciò che il governo Sharon sta facendo), lo dobbiamo alla giustizia e alla civiltà, lo dobbiamo a noi stessi e alla dignità di esseri umani.
Il nostro silenzio è complice. Inviate una e-mail al Primo Ministro Sharon : webmasetr@pmo.gov.il, oppure a dover@pmo.gov.il