IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 25 marzo 2002

Dalla Provincia di Padova un appello ai parlamentari
Chiedete alla Moratti di non danneggiare la scuola veneta
La madre di tutti i tagli è la Finanziaria: allora bisognava fare squadra


Agli onorevoli deputati e senatori eletti in Veneto. In questi giorni la Direzione scolastica regionale del Veneto sta comunicando il taglio degli organici dei docenti previsti nella nostra regione per il prossimo anno, che andrà ad incidere pesantemente non solo sul nostro sistema scolastico ma anche sulle legittime aspettative degli insegnanti, delle famiglie e degli studenti.
È innegabile infatti che nella nostra regione, a differenza di altre del Centro Sud, dove si registra un sensibile decremento nel numero delle iscrizioni, la riduzione degli organici avrà effetti più negativi, sia per l'incremento della leva scolastica sia per le nuove sperimentazioni e lo sviluppo di nuovi indirizzi delle scuole superiori.
Per tale motivo si ritiene di portare il problema all'attenzione dei Deputati e Senatori eletti in Veneto, perché, in sede delle competenti commissioni parlamentari, venga chiesto al ministro Moratti di accettare alcune deroghe al previsto taglio degli organici per salvaguardare la qualità e lo sviluppo del sistema scolastico della nostra regione.

Dott. Sebastiano Arcoraci
assessore provinciale
alla pubblica istruzione
Risponde Tino Bedin
Caro Arcoraci, non posso che concordare con te a proposito dei tagli degli organici della scuola ed in particolare della scuola veneta. Al riguardo c'è una interrogazione che ho presentata al ministro Moratti.
Ma questa non è che l'ultima delle iniziative che abbiamo prese a partire dal dibattito sulla legge Finanziaria che è la madre di questi tagli. Allora abbiamo sostenuto - non troppo seguiti, se mi è permesso sottolinearlo - che uno dei difetti più clamorosi della Finanziaria era la scarsità di investimenti nel settore della Formazione e della Scuola: non solo non si investiva, ma si tagliava. Non c'era insomma un riferimento di sviluppo, che può comportare anche sacrifici in alcuni settori, ma semplicemente il prendere atto che le risorse disponibili erano già state spese altrove, ad esempio per gli sconti fiscali sull'acquisto di Mercedes e Bmw.
Che quella fosse la logica, è confermata dalla difficoltà di dotare finanziariamente la riforma scolastica della Moratti, con il rischio che i costi aggiuntivi capitino sugli enti locali, Provincia compresa.
Insomma - al di là delle differenze politiche - questa esperienza spero ci porti a "fare squadra" per sostenere tutti, dagli enti locali fino al parlamento, le specificità padovane.
In questo spirito sono a disposizione dell'Amministrazione provinciale e tua in particolare.

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4 aprile 2002
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