IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Bologna, 22 dicembre 2001 | |
Nuova protesta della Consulta degli enti di servizio civile dell'Emilia Obiettori di coscienza né assegnati né esonerati C'è una plateale discrepanza tra il numero dei giovani richiesti e quelli che prestano servizio |
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A distanza di quasi un anno ci vediamo nuovamente costretti a porre alla attenzione degli uffici competenti una situazione che se dodici mesi fa si presentava preoccupante, oggi assume i contorni di estrema gravità.
Il problema che era stato a suo tempo denunciato e che oggi si ripropone, è relativo alla inusuale discrepanza fra il numero degli obiettori richiesti dalle organizzazioni aderenti a questa consulta e gli obiettori che poi effettivamente sono assegnati, senza che questi abbiano presentato ed ottenuto provvedimenti di esonero o dispensa. |
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Giorgio Bonini presidente Consulta regionale enti servizio civile Emilia-Romagna |
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Risponde Tino Bedin Egregio presidente Bonini, la ringrazio di avermi portato a conoscenza della inviativa del Crescer nei confronti dei ministri Giovanardi e Martino, della Direzione generale del Servizio civile. Sulla base della vostra lettera ho chiesto chiarimenti anch'io e mi auguro che trovino rapida soddisfazione. Il Servizio civile stenta a diventare una "normalità" in Italia: anche per questo seguo con attenzione la vostra situazione; contemporaneamente infatti alla trasformazione delle nostre Forze Armate è indispensabile che si realizzi a pieno questa scelta per i ragazzie e le ragazze italiane. I due "tempi di vita" devono avere la stessa dignità ed opportunità nel momento in cui la riforma sarà a regime. |
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2 gennaio 2002 di-023 |
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al senatore Tino Bedin |