IN DIALOGO TRA CITTADINI

Bologna, 22 dicembre 2001

Nuova protesta della Consulta degli enti di servizio civile dell'Emilia
Obiettori di coscienza né assegnati né esonerati
C'è una plateale discrepanza tra il numero dei giovani richiesti e quelli che prestano servizio

A distanza di quasi un anno ci vediamo nuovamente costretti a porre alla attenzione degli uffici competenti una situazione che se dodici mesi fa si presentava preoccupante, oggi assume i contorni di estrema gravità. Il problema che era stato a suo tempo denunciato e che oggi si ripropone, è relativo alla inusuale discrepanza fra il numero degli obiettori richiesti dalle organizzazioni aderenti a questa consulta e gli obiettori che poi effettivamente sono assegnati, senza che questi abbiano presentato ed ottenuto provvedimenti di esonero o dispensa.
A seguito della denuncia, ci fu un incontro convocato dall'Assessore alle Politiche Sociali della Regione Emilia - Romagna, a cui parteciparono il Comandante del Distretto Militare di Bologna ed il sottoscritto, (22 dicembre 2000) in cui, ribadite le preoccupazioni circa i tempi di trasmissione delle domande di servizio civile al Ministero della Difesa, in accordo con la Presidente della CNESC - Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (di cui Crescer è organismo regionale) si decise di richiedere al Distretto Militare di Bologna e all'UNSC i dati numerici circa il flusso delle domande di servizio civile per gli anni 1999 e 2000, al fine di verificare quali fossero gli eventuali intoppi. A questa richiesta di chiarimenti purtroppo non abbiamo avuto risposta.
Il problema oggi si ripropone con la plateale discrepanza fra il numero degli obiettori richiesti dalle organizzazioni aderenti a questa consulta e gli obiettori che poi effettivamente assegnati, senza che questi abbiano presentato ed ottenuto provvedimenti di esonero o dispensa.
I dati che alleghiamo relativo al numero delle assegnazioni dei mesi di novembre e dicembre 2001 sono eloquenti: nei mesi in cui è maggiore il flusso di obiettori, in tutta la regione per i 13 enti che complessivamente hanno maggiore capacità di impiego, gli obiettori assegnati sono stati 49 in novembre e 55 in dicembre.
Rinnoviamo quindi la richiesta agli uffici competenti affinché si faccia una urgente verifica al fine di chiarire le ragioni di questa situazione e soprattutto per superarla definitivamente.

Giorgio Bonini
presidente Consulta regionale
enti servizio civile Emilia-Romagna
Risponde Tino Bedin
Egregio presidente Bonini, la ringrazio di avermi portato a conoscenza della inviativa del Crescer nei confronti dei ministri Giovanardi e Martino, della Direzione generale del Servizio civile. Sulla base della vostra lettera ho chiesto chiarimenti anch'io e mi auguro che trovino rapida soddisfazione. Il Servizio civile stenta a diventare una "normalità" in Italia: anche per questo seguo con attenzione la vostra situazione; contemporaneamente infatti alla trasformazione delle nostre Forze Armate è indispensabile che si realizzi a pieno questa scelta per i ragazzie e le ragazze italiane. I due "tempi di vita" devono avere la stessa dignità ed opportunità nel momento in cui la riforma sarà a regime.
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2 gennaio 2002
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