IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Roma, 23 novembre 2001 | |
Una madre nigeriana che rischia la pena di morte Una lettera per salvare Safya L'appello ad applicare in forme più umane la legge locale sulla maternità fuori dal matrimonio |
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Care amiche, cari amici, lo so bene: voi avete tante cose da fare e io vi
disturbo troppo spesso. Ma leggete, vi prego, qualche riga di quelle che
seguono e ditemi se, sapendo quello che so, posso non chiedere a tutti di
intervenire. |
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Ettore Masina |
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Risponde Tino Bedin Questo appello mi è stato "girato" da Giuliano Polato di Monselice, che si è fatto carico di diffondere la conoscenza del dramma. Bisogna che Safya viva per il suo bambino e per lei. Bisogna che Safya viva per altre mamme e per altri bambini. Se questo avverrà, vorrà dire che nel mondo culture diverse tentato di trovare convinzioni comuni, comportamenti comuni di fronte alla vita. Insieme a numerosi senatori abbiamo immediatamente inviato il 27 novembre una al minstro degli esteri italiano Renato Ruggiero, contando su un'azione diplomatica non solo italiana. Abbiamo anche inviato una lettera al Presidente della Nigeria Olusegun Obasanio, chiedendogli di intervenire per evitare questa crudile e disumana punizione. |
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25 dicembre 2001 di-019 |
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al senatore Tino Bedin |