IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Orvieto (Terni), 12 luglio 2021 |
Una lezione di catechismo civile tratta dalla sua esperienza di ricoverato
Papa Francesco: il servizio sanitario resti accessibile a tutti Ogni bene comune (come la salute) resta tale se ha per soggetto e per oggetto ciascuna persona |
|
Egregio senatore Bedin,
ieri Papa Francesco ha introdotto la preghiera dell'Angelus dal Policlinico Gemelli di Roma, raccontando anche di se stesso come paziente, essendo ricoverato da una settimana dopo l'intervento al colon a cui è stato sottoposto il 4 luglio. Un paziente attento a quanto succede non solo alla sua salute, ma anche a quella di tutti. Ci ha, infatti, proposto tra le altre anche questa riflessione. "In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato ancora una volta quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito, che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti".
Di questa lezione di catechismo civile, sottolineo l'ultimo periodo. Papa Francesco ripete per tre volte la parola "tutti": una insistenza eloquente, perché chiarisce che ogni bene comune (come la salute) resta tale se ha per soggetto e per oggetto ciascuna persona; resta tale se ogni scelta - individuale e comunitaria - ha alla base questa consapevolezza.
|
|
Partecipa al dialogo su questo argomento |
21-di-08 3 settembre 2021 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |