Nazioni Unite e migrazioni
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Oristano, 27 aprile 2021

I morti nel Mediterraneo riguardano l'Europa, ma non solo
Le migrazioni sono globali: le risposte
arrivino dall'Onu

La paralisi delle Nazioni Unite segnalata anche da Papa Francesco

Egregio Senatore,
in occasione della recente tragedia dell'emigrazione nel Mediterraneo un organismo dell'Onu si è fatto sentire per rimbrottare l'Unione Europea. Concordo sulla necessità etica e politica di un'attività europea nella salvaguardia dei migranti. A me pare però che nella gestione di un fenomeno globale come quello delle migrazioni la prima responsabilità, politica ed organizzativa, sia proprio delle Nazioni Unite: insomma, l'Onu non può limitarsi a fare prediche in una materia che non riguarda solo l'Europa. O forse l'Onu non conta ormai quasi nulla nella gestione dei rapporti internazionali e non le resta che predicare.

Fabio Cocco

Commenta Tino Bedin

Ad oltre tre quarti di secolo dalla sua istituzione l'Onu continua ad essere lo specchio dello stato di salute dei rapporti fra gli Stati membri ed in particolare tra quelli più potenti. E oggi la salute è molto precaria. La globalizzazione, invece di essere lo scenario in cui realizzare lo spirito fondativo del "Noi, popoli delle Nazioni Unite", ha messo in crisi quasi tutti gli organismi multilaterali costruiti come risposta alla seconda guerra mondiale. Eppure nessuno di questi organismi ha esaurito la sua missione. Il lettore cita le migrazioni, ed ha ragione. Non è l'unico campo di intervento. Oggi le Nazioni potrebbero essere decisive nella pandemia (in tema di brevetti dei vaccini, ad esempio) e nella post-pandemia, visto che questa è "la più grave crisi alla sicurezza mondiale", secondo la valutazione proprio del segretario generale dell'Onu António Guterres.
Purtroppo l'Onu è paralizzato da veti incrociati ormai da tempo. Non a caso Papa Francesco ne ha fatto oggetto di una specifica attenzione nell'ultima enciclica "Fratelli tutti", insistendo per il suo rafforzamento e segnalando che "Occorre evitare che questa Organizzazione sia delegittimata, perché i suoi problemi e le sue carenze possono essere affrontati e risolti congiuntamente".
È una necessità urgente anche per risvegliare l'interesse delle persone: "Nel mondo attuale i sentimenti di appartenenza ad una medesima umanità si indeboliscono, mentre il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra una utopia di altri tempi".

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29 aprile 2021
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Tino Bedin