Caro Bedin,
in questa prima metà di marzo sono state rese note alcune cifre riguardanti la salute, su cui non è possibile non soffermarsi. Le cifre dicono infatti che la salute è un lusso e che per questo non tutti se la possono permettere.
Le cifre di questa settimana sono proposte da un sondaggio di Altroconsumo, sulla capacità di spesa degli italiani. La sintesi relativa alla salute è questa : per il 44 per cento delle famiglie italiane la salute è un peso economico ; nel dettaglio : per il 55 per cento degli italiani le spese per il dentista sono un forte impegno, tanto che il 27 per cento lo considera difficilissimo o insostenibile ; per il 51 per cento anche le visite specialistiche sono proprio costose (e il 18 per cento ci ha rinunciato) ; anche comprare i farmaci è un problema per il 41 per cento, tanto che il 12 per cento non li compra proprio.
A proposito di farmaci, un'altra cifra l'ha fornita in questi giorni la fondazione Banco Farmaceutico, informando che in un anno il Banco ha aiutato 539 mila italiani, attraverso quasi duemila enti o associazioni.
Da parte sua l'Istat ha tradotto le percentuali in persone fisiche: ha calcolato che 3 milioni e 657 mila persone nel 2018 hanno rinunciato e esami e cure mediche per problemi economici. Se si aggiungono le persone che hanno rinunciato ad andare dal dentista il numero sale a 4 milioni e 125 persone.
Mi pare che si tratti di numeri (persone) che mettono in discussione il nostro sistema sanitario e soprattutto negano la nostra Costituzione. Però non suscitano dibattito; non diventano oggetto di approfondimenti politici e di proposte da parte del governo e dei partiti. Invece di fornire le cure, la Lega e i Cinque Stelle provano ad anestetizzare questi malati attraverso la paura del diverso o il disprezzo per il ceto medio. Paura e odio sociale però non basteranno e se Salvini e Di Maio non si decideranno a governare la vita vera dei cittadini, il rischio della catastrofe sociale diventerà incombente.
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Dico subito che sarebbe giusto che queste cifre fossero ripetute ad ogni intervento televisivo degli esponenti del Partito Democratico: un partito popolare esiste per questo nella storia delle democrazie occidentali, cioè per dare parità di salute e istruzione a tutti i cittadini (oltre che dignità a tutti i lavori). La Destra sovranista e sanculotta che ci governa non darà salute ai cittadini, per questo serve che ad altri livelli la Repubblica faccia di salute e istruzione l'obiettivo del governare: mi riferisco ai sindaci e agli ormai pochi presidenti di Regione espressi dal centrosinistra. A questi livelli un programma quinquennale di salute e scuola, prima che di marciapiedi e di zone industriali, è sempre più urgente.
E non si dica che ci sono già milioni di persone che non pagano il ticket (per età o per reddito): se non gli fai pagare il ticket, ma li metti in lista d'attesa di mesi, li costringi a comprarsi la salute indebitandosi oppure trasmetti in messaggio che al servizio sanitario nazionale non interessa se nell'attesa peggiori.
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