L'ospedale di Padova
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 11 ottobre 2017

Probabilmente è più utile aggiornare le strutture attuali
A Padova si discute di ospedale
come se Medicina e Chirurgia non fossero cambiate

Comunque il destino dell'area di via Giustiniani va compreso nel progetto


L'Ospedale di Padova storia infinita? Finita no di certo a leggere le cronache dei nostri giorni, con precedenti tali da scoraggiare facili previsioni.
Circa trent'anni fa il Comitato di gestione dell'allora Ulss 21 per il nuovo ospedale aveva proposto una sede diversa dall'attuale, in territorio di Padova ovest, su terreno pubblico fino ad allora destinato ad ospedale psichiatrico. La proposta allora caldeggiata dalla maggioranza (Comitato di gestione), ma osteggiata dalla opposizione socialcomunista, decadde con la fine delle Ulss, ma il problema rimase e tuttora rimane.
Il nuovo ospedale resta dov'è o emigra altrove? Da trent'anni a questa parte la medicina e la chirurgia hanno fatto passi da gigante, anzitutto a vantaggio degli utenti: spedalizzazione sempre meno numerose, degenze sempre più brevi, numerose cure a domicilio, operazioni chirurgiche le più spericolate, teleguidate, ecc., rendono sempre meno necessarie degenze lunghe e faticosi spostamenti di degenti e loro familiari. Tutto sembra congiurare al mantenimento delle strutture attuali, opportunamente aggiornate (tranne eventuali contro indicazioni).
Migliori prestazioni e minori costi? Vale la pena di pensarci, prima di decidere o di lasciar correre altri trent'anni.

Antonio Prezioso

Commenta Tino Bedin

Alla saggezza (ricca di competenza ed esperienza) del professor Prezioso, mi piace aggiungere solo un'altra domanda: cosa ne sarà del sito ospedaliero attuale, se quello nuovo si farà altrove? La domanda nasce da quello che sta succedendo, tanto per fare nome, ad Este come a Schio, dove i vecchi ospedali dismessi servono a poco e costano molto, perché il progetto del nuovo non è stato affiancato da un dettagliato progetto riguardante i siti precedenti. Così invece di risparmiare si spende di più e non si tratta solo di conti economici, ma anche di tessuto urbano e sociale.

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17-di-022
19 ottobre 2017
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Tino Bedin