Festa della Repubblica e Lega
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Rovigo, 5 giugno 2017

Incomprensibile il boicottaggio leghista della Festa del 2 Giugno
I Comuni sono una delle espressioni della Repubblica
Matteo Salvini intanto si candida a leader nazionale anche di Forza Italia


Caro Bedin,
il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha bisogno di distinguersi, sempre. Ho letto che la settimana scorsa ha invitato i sindaci del Carroccio a disertare la manifestazione nazionale per la Festa della Repubblica e "a tenersi lontani dall'ipocrisia delle celebrazioni del 2 giugno". Magari a sfilare con gli altri 400 colleghi in testa alla parata ai Fori Imperiali i sindaci leghisti non ci saranno andati, per non essere rimbrottati dal loro capo, ma certamente nei nostri Comuni non aveva proprio nessun senso che i Municipi fossero assenti in questa che č, per me, la principale Festa nazionale: la Repubblica č di tutti, penso che la stragrande maggioranza degli elettori leghisti non voglia rinunciarvi e sono anche sicuro che la maggior parte di loro la difende.
Per questo sono sicura che ovunque nel Veneto questa ricorrenza sia stata valorizzata, magari per stringere ancor pių i legami con il proprio Comune che - lo dice la Costituzione - č una delle espressioni della Repubblica.

Raffaella Benvegnų

Commenta Tino Bedin

Č vero: c'era una enorme bandiera tricolore di 1600 metri quadrati stesa lungo il Colosseo in occasione della Festa della Repubblica, ma questo non dovrebbe pių essere un problema per un partito che ha ambizioni geografiche nazionali e un segretario che si č candidato a guidare una coalizione con dentro "Forza Italia". Perō Salvini č fatto cosė: se non ha almeno un mal di pancia al giorno, non č una bella giornata. Nel suo piccolo fa quello che ogni giorno fa il presidente degli Stati Uniti, che comunque č arrivato dopo di Salvini.

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4 ottobre 2017
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Tino Bedin