Abbiamo preso atto degli interventi d'urgenza assunti dal Comune di Padova per far fronte all'emergenza inquinamento in città (e non solo dato che l'inquinamento non rispetta i confini comunali); sono stati adottati provvedimenti di limitazione per le auto più vecchie e più inquinanti e sul fronte riscaldamento. Ho visto con interesse che il Governo sta attivando una nuova metodologia per fare in modo che le città assumano provvedimenti coerenti e coordinati dopo un numero certo di giorni di sforamento rispetto ai parametri stabiliti. Ma la riflessione riguarda ciò che sta a monte delle emergenze.
Non colgo dopo quasi due anni di amministrazione Bitonci che vi siano dei provvedimenti strutturali volti a decongestionare il traffico in città e nelle periferie ed incentivare il trasporto pubblico e i mezzi non inquinanti; rilevo invece che si stia andando nella direzione opposta.
- Eliminazione della linea del tram che era peraltro finanziata dal Governo e al posto di questa non si intravvede nulla di alternativo.
- Non vengono aumentati i parcheggi scambiatori.
- Non vengono implementate nei quartieri nuove stazioni di bike sharing (ne era stata deliberata una a Chiesanuova davanti alla ex Caserma Romagnoli con il bilancio di un anno fa votata all'unanimità e sin qui mai attivata).
- Non si fanno nuove piste ciclabili.
- Si incentiva invece il parcheggio in città fornendo addirittura - come successo durante le feste natalizie - agevolazioni in tal senso.
- Non aumentano fotovoltaico ed energie pulite.
- Non so se vengono effettuati controlli presso i negozi della città dato che dentro ci saranno 25-30 gradi e tutti tengono le porte spalancate in barba al risparmio energetico.
- Non vengono sollecitati e messi in campo incentivi per riconvertire impianti di riscaldamento da gasolio a metano.
- Altre forme di agevolazioni ad esempio per acquisto di bici a pedalata assistita non esistono.
- Infine stiamo progettando un Nuovo ospedale in una delle zone più congestionate della città a Padova Est.
I primati di Padova come inquinamento sono davvero drammatici. Quando il sindaco parla di sicurezza ha in mente o no che la prima sicurezza da assicurare ai padovani non è quella della vuota propaganda ma quella della salute e del benessere dei padovani? Cosa sta progettando sulla sostenibilità della città?
Noi su questo siamo disponibili a dare un contributo per il bene dei padovani istituendo una commissione speciale per la sostenibilità che come PD abbiamo richiesto in data 11.1.2016 depositando una mozione che presto discuteremo in Consiglio comunale.
Gianni Berno consigliere comunale del PD
Commenta Tino Bedin
Giustamente Gianni Berno mette ai primi posti dell'elenco le inadempienze che riguardano la mobilità. Proprio la recente e non ancora conclusa vicenda riguardante percorsi ed orari degli autobus urbani dimostra quanto manchi nell'amministrazione comunale una progettazione ambientale che abbia basi solide e durature nel tempo. Una di queste base è la revisione progressiva della mobilità. Non lo dico io. Lo dice Papa Francesco nell'enciclica Laudato si', nella quale si sofferma in modo puntuale sull'ambiente urbano.
Papa Francesco fa una premessa: Per poter parlare di autentico sviluppo, occorrerà verificare che si produca un miglioramento integrale nella qualità della vita umana, e questo implica analizzare lo spazio in cui si svolge l'esistenza delle persone. Gli ambienti in cui viviamo influiscono sul nostro modo di vedere la vita, di sentire e di agire. Al tempo stesso, nella nostra stanza, nella nostra casa, nel nostro luogo di lavoro e nel nostro quartiere facciamo uso dell'ambiente per esprimere la nostra identità. Ci sforziamo di adattarci all'ambiente, e quando esso è disordinato, caotico o saturo di inquinamento visivo e acustico, l'eccesso di stimoli mette alla prova i nostri tentativi di sviluppare un'identità integrata e felice (147).
Poi analizza alcuni ambiti specifici, tra cui quello della mobilità: La qualità della vita nelle città è legata in larga parte ai trasporti, che sono spesso causa di grandi sofferenze per gli abitanti. Nelle città circolano molte automobili utilizzate da una o due persone, per cui il traffico diventa intenso, si alza il livello d'inquinamento, si consumano enormi quantità di energia non rinnovabile e diventa necessaria la costruzione di più strade e parcheggi, che danneggiano il tessuto urbano. Molti specialisti concordano sulla necessità di dare priorità al trasporto pubblico. Tuttavia alcune misure necessarie difficilmente saranno accettate in modo pacifico dalla società senza un miglioramento sostanziale di tale trasporto, che in molte città comporta un trattamento indegno delle persone a causa dell'affollamento, della scomodità o della scarsa frequenza dei servizi e dell'insicurezza (153).
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