IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Padova, 11 gennaio 2016 |
Le aggressioni alle donne di Colonia a Capodanno
I risultati del conflitto sono sempre provvisori e spesso ingiusti Prima che un problema di immigrazione è un problema di libertà |
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Gli avvenimenti che hanno sconvolto Colonia e altre città ripropongono l'antico e sempre presente problema della convivenza tre diversi, popoli e persone, che travaglia l'umanità fin dei suoi inizi: Caino e Abele ne sono la prova e anche l'esempio di un modo, il più semplice, di risolvere le controversie. Ma quando la forza e non la ragione ha imposto la soluzione del conflitto, il risultato è sempre stato provvisorio e spesso ingiusto; dove, invece, è prevalsa la convivenza pacifica i risultati sono stati positivi sia nei paesi dell'Oriente che nelle regioni dell'Europa e del nostro paese.
A Colonia branchi di uomini hanno aggredito le donne che festeggiavano in Capodanno, sfidando la libertà delle donne di stare in uno spazio pubblico, sfidando cioè uno dei simboli della civiltà europea. Prima che un problema di immigrazione è un problema di libertà. Per questo lo slogan centrale della manifestazione di protesta-solidarietà il giorno dell'Epifania a Colonia è stato ""Contro il sessismo e contro il razzismo". Se è intollerabile che il corpo offeso delle donne venga usato per alimentare campagne xenofobe, altrettanto intollerabile è che questi branchi di uomini abbiano potuto aggredire le donne in una piazza gremita, controllata da forze di polizia (pur incompetenti e impreparate). Segno quest'ultimo dello scarto che ancora esiste fra le dichiarazioni di principio e la pratica; scarto che tende ancora a consigliare alle donne di "non mettersi in situazioni rischiose", "come se il problema fosse la loro libertà e non la violenza di chi vuole togliergliela", ha commentato Chiara Saraceno.
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16-di-003 16 gennaio 2016 |
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