Sistema sanitario veneto
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Padova, 5 gennaio 2016

Luca Zaia ha rinunciato alla sua proposta di revisione
La nuova geografia delle Ulss venete
è la geografia regionale del potere leghista

A Padova strano spostamento del direttore Dario da Ospedale a Ulss

C'era una volta il pdl 23! Ve lo ricordate? Proponeva l'azienda zero e sette ulss, una per provincia!
Zaia ha rinnegato il progetto di legge che ha presentato non più tardi di sei mesi fa. I suoi consiglieri non sono riusciti a far diventare legge quella proposta, che in realtà faceva acqua da tutte le parti, ma Luca presidente l'ha definitivamente fatta tramontare nominando due dg per la provincia di Venezia e due per quella di Vicenza. Nominati per cinque anni e perciò il pdl 23 con le Ulss provinciali è sepolto definitivamente.
Non si capisce perché a Venezia - ci stava in realtà l'Ulss metropolitana - e a Vicenza debbano esserci due Ulss e a Padova, Verona, Treviso, Belluno, Rovigo no!
Non tirateci fuori la storia della specificità, perché sia a Feltre che nella Bassa padovana hanno fatto della specificità la loro ragione di vita e perché a Treviso, a Padova e a Verona possiamo trovare le stesse motivazioni che hanno dato vita alla seconda Ulss di Venezia e Vicenza.
La scelta è stata fatta unicamente per pressioni politiche e perché nell'Alto vicentino e nel Veneto orientale la Lega ha degli importanti rappresentanti che hanno voluto ribadire nel territorio il loro peso e forza. Ma quale programmazione, ma quale logica, ma quale prospettiva futura della riduzione delle Ulss nell'ottica provinciale. Luca Zaia non è riuscito a difendere il suo disegno dalle richieste - legittime - del territorio e dove queste richieste hanno trovato una forte sponda leghista, Zaia ha ceduto! Vien da chiedersi perché a Padova, Verona e Treviso non sia successo lo stesso, forse i rappresentanti leghisti qui hanno dormito alla grande.
Ora però è chiaro che il percorso tracciato e che si dovrà per forza portare avanti è quello delle due Ulss per ogni provincia.
Le conferenze dei sindaci si sentono prese in giro da una scelta che privilegia alcune zone, proponendo una sanità di serie A e una di serie B, senza un modello omogeneo! Infatti cambia il sistema organizzativo con Ulss da 1 milione di abitanti e Ulss da 400.000! Cambiano le scelte per garantire l'integrazione sociosanitaria!
Sono curioso di leggere le motivazioni del commissariamento delle Ulss che non hanno avuto la nomina del direttore generale, sono curioso di approfondire la regolarità giuridica della nomina di alcuni direttori generali! Appare incomprensibile il commissariamento di un anno dell'azienda ospedaliera di Padova! Appare incomprensibile che tra tutti i direttori generali non ci sia un solo padovano! Secoli di storia della medicina azzerati dalla furia leghista trevigiana e vicentina.
E il merito? Boh!?!

Claudio Sinigaglia
consigliere regionale del PD

Commenta Tino Bedin

Tra le "singolarità" delle scelte del leghista Zaia c'è il commissariamento dell'Azienda ospedaliera di Padova.
Eppure il giudizio sul direttore generale uscente Claudio Dario deve essere stato positivo anche da parte del presidente regionale, visto che l'ha nominato direttore generale dell'Ulss di Padova e gli ha affidato anche le Ulss dell'Alta e della Bassa padovana come commissario. Lo spostamento non è indifferente, visto che il direttore Dario aveva seguito la pratica del nuovo ospedale di Padova in quanto responsabile della Stazione appaltante, che per volontà della regione è appunto l'Azienda ospedaliera di Padova. Ora il commissario della stessa Azienda dovrà "entrare" in una questione molto complessa e ci vorrà tempo: tempo che non ha perché il commissario dura un anno, assai meno della progettazione dell'ospedale.

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15 gennaio 2016
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Tino Bedin