IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Lecce, 10 agosto 2015 |
Ora si aspetta la circolare Inps per applicare un nuovo decreto
Tre anni non sono bastati per il congedo parentale flessibile La materia è stata affidata inutilmente alla contrattazione collettiva |
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Caro senatore Bedin, nel corso della sua attività istituzionale lei ha sempre manifestato attenzione per la tematica della conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita; per questo - anche se non è più in Parlamento - desidero farla partecipe di una mia amarezza.
Si tratta dell'applicazione in Italia di una direttiva europea del 2010 che prevede il congedo parentale a ore. Sembra proprio che l'Italia non ne voglia sapere. Pur essendo stato introdotto legislativamente nel 2012 è ancora un fantasma, tanto che alla fine dello scorso anno è stato ripreso in una delega del Job Act. Ci sono voluti sei mesi per scrivere la delega, che comunque prevede una sperimentazione solo per il 2015. A noi genitori restano sono sei mesi. Ma il decreto attuativo non basta, serve una circolare dell'Inps. Ebbene: prima l'Inps ha cominciato a raccogliere le richieste dei lavoratori, poi dal 27 luglio ha cancellato dal proprio sito ogni riferimento e alle nostre richieste sempre più infuriate risponde che bisogna aspettare la circolare.
Ormai se n'è andato anche luglio e il nostro dubbio è che passi anche agosto.
Eppure è una piccola riforma senza costo, perché il monte ore di congedi parentali resta uguale, sia che li si usufruisca a giorni sia che lo si faccia a ore. Per i lavoratori sarebbe invece una opportunità in più di fare meglio sia i genitori sia il proprio lavoro, perché ci consente più flessibilità.
Non capisco proprio tutta questa resistenza.
Il comportamento dell'Inps sull'applicazione del decreto per i congedi parentali a ore contraddice lo stile di trasparenza e rispetto che solitamente l'Istituto dimostra. Una ragione in più per richiedere una rapida pubblicazione della circolare applicativa, ma anche una ragione in più per rilanciare la domanda finale della lettrice: dov'è la difficoltà?
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15-di-043 30 dicembre 2015 |
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