IN DIALOGO TRA CITTADINI |
Albignasego (Padova), 30 gennaio 2015 |
La Regione Veneto non ha provveduto a colmare il vuoto lasciato dal riordino delle Province Gli studenti sordi e ciechi senza sostegno a scuola Una grave incuria istituzionale che mette in discussione l'idea della società dell'inclusione che fa vivere ai ragazzi opportunità e non differenze |
|
Per 149 studenti sordi, ciechi o pluriminorati, che frequentano scuole di vario ordine e grado della Provincia di Padova, finisce gennaio e non sanno se fra un altro mese (o al massimo fra altri due mesi) potranno contare sul Servizio di integrazione che da 15 anni è svolto da operatori specializzati della Provincia di Padova (assistenti alla comunicazione, meglio noti con la qualifica di ripetitori/lettori). Nella stessa incertezza sono anche i 104 assistenti alla comunicazione, che ad oggi non sanno quello che dovranno fare (e se faranno qualcosa).
Almeno un intervento d'urgenza la Giunta Zaia avrebbe potuto già metterlo in atto, visto non può dire di non sapere. Passati otto mesi dall'approvazione della riforma delle Province senza che nulla fosse deciso, l'assessore provinciale padovano al sociale Luigi Bisato (sindaco di Noventa Padovana) a dicembre si è premurato di allertare la Regione Veneto: "La riforma Delrio ha limitato funzioni e competenze delle Province, escludendo il sociale. Dal primo gennaio non potremo più stanziare una somma pari a 1,4 milioni annui per pagare i 150 operatori del servizio di integrazione scolastica. Chiediamo alla Regione di farsi carico del problema e di affrontare il vuoto normativo che si è creato". E Luigi Bisato ha anche provveduto a trovare i soldi della Provincia per non interrompere il servizio, almeno per la prima parte dell'anno.
|
|
Partecipa al dialogo su questo argomento |
15-di-006 19 marzo 2015 |
scrivi
al senatore Tino Bedin |