Bonus bebè
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Treviso, 2 novembre 2014

I dati sulla povertà segnalano un allargamento del fossato generazionale
Il bonus bebè mentre i figli impoveriscono le famiglie
Renzi ha rilanciato il valore della genitorialità; adesso affidi questo valore ai Comuni

Il 30 ottobre l'Istat ha diffuso dati aggiornati sulla povertà in Italia. I dati dicono che nel 2013 è andata un po' meglio rispetto al 2012, ma che comunque il 28,4 per cento degli italiani sono poveri secondo la definizione adottata nell'ambito della strategia Europa 2020.
Non è tuttavia il dato generale che voglio sottolineare, ma alcuni dati parziali che poi confluiscono nella statistica complessiva.
Innanzi tutto il dato relativo alle famiglie con tre o più figli: tra queste la percentuale di povertà svetta al 43,7 per cento. È evidente dunque che il miglioramento si è tutto concentrato tra le famiglie senza figli (tra queste anche le famiglie di anziani) o tra le famiglie con un figlio. Il fossato generazionale si allarga anche in questa statistica poco piacevole.
Il bonus bebè di 80 euro annunciato dal presidente del Consiglio tiene conto di questi dati? Soprattutto è in grado di sostenere la genitorialità? Un bambino cessa di essere un costo a 3 anni?

Stefania Trentin

Commenta Tino Bedin

Aver richiamato l'attenzione sul valore comunitario dei figli è un merito di Matteo Renzi e della sua proposta degli 80 euro per ogni nato nei prossimi tre anni. In buona sostanza l'iniziativa afferma il principio che la scelta di essere madri e padri ha conseguenze e contenuti che si allargano dai genitori a tutta la società.
È anche uno spot pubblicitario? Lo è per la forma scelta e per quell'insistenza sugli "80 euro" che finisce con l'identificare… un marchio. Ma in una democrazia della comunicazione anche gli spot sono positivi.
Si poteva fare di più? Bisogna avere risorse maggiori che oggi non ci sono.
Piuttosto mi sento di dire che riaffermato il valore dei figli, è ormai tempo che il Partito Democratico attui come forza di governo il ritorno alla centralità dei Comuni nel sostegno e nei servizi alla famiglia. La Destra di Berlusconi e Bossi ha distrutto questa centralità, togliendo risorse finanziarie ai Comuni e centralizzando pochi interventi. Si deve tornare ai Comuni, in grado di personalizzare i servizi e magari di trasferire alle famiglie non solo 80 euro ma asili nido ed educatori.

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13 novembre 2014
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Tino Bedin