Papa Francesco
IN DIALOGO TRA CITTADINI

Milano, 24 marzo 2013

Si è chiusa di colpo l'era costantiniana, è iniziata la fase francescana
È bastato un "buonasera" e la Chiesa è tornata a colori
Nella chiamata di Papa Francesco sento il Concilio Vaticano II rimettersi in moto

Quanto può durare l'orgasmo spirituale, il gaudium magnum? Da una settimana continuo a ridere per un nonnulla, esco di casa, assaporo la gioia, compero il giornale, assaporo la gioia, prendo il metro, assaporo la gioia... finalmente è arrivato colui che più volte invocai...
È bastato un "buonasera" e la Chiesa è tornata a colori: si è chiusa di colpo l'era costantiniana, è iniziata la fase francescana.
Il nuovo Vescovo di Roma ha già detto cosa vuole: una chiesa povera per i poveri, che vive di tenerezza.
Chissà cosa riuscirà a cambiare, specie nel rapporto con le donne, le grandi assenti nel Conclave. Riuscirà a recuperare la loro fiducia, interrompendo la fuga delle quarantenni? Il papa sa che Francesco d'Assisi non poté evitare l'incontro con una donna amante. Il suo nome dice chi sia, e cosa dia: Chiara...chiarore, chiarezza, chiaroveggenza...
Vedremo. Ma, Dio, com'è invogliante questa primavera! Tutto è in movimento. Tutto è a riposo.
Saluti sensuali come un tango argentino.

Giovanni Colombo

Risponde Tino Bedin

Rieccolo il Concilio: mezzo secolo dopo il suo inizio e mai finito perché non doveva finire. Riecco un papa-parroco, come Giovanni XXIII l'iniziatore del Concilio. Papa Francesco ha questo spirito, fa recitare un "Pater-Ave-Gloria" alla sua gente in piazza San Pietro, come fa un parroco con i suoi cristiani quando c'è da pregare sul serio: per ringraziare o per implorare.
Le poche righe di commento ad una lettera non pretendono valutazioni, ma sensazioni; come lo sono quelle del nostro interlocutore, che non sono le mie ma che non contesto, proprio perché sensazioni.
Nella chiamata di Papa Francesco io sento il Concilio Vaticano II rimettersi in moto.
Nel suo primo saluto non ha mai nominato la parola "Papa": vescovo, piuttosto; eletto dai suoi confratelli a fare vescovo di Roma. E c'è la Chiesa di comunione del Concilio.
E il ministero dei laici, subito esaltato in un gesto che supera addirittura la liturgia conciliare: i laici chiamati a benedire, a benedire il loro vescovo, ancor prima che il vescovo di Roma li benedica. Del resto san Francesco d'Assisi era un laico.

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27 marzo 2013
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Tino Bedin