Se la situazione non fosse così drammatica, si potrebbe quasi sorridere di tutto il gran parlare che, dalle parti della Lega, si sta facendo a proposito della mancata attuazione del federalismo. La verità semplice è che non possono che incolpare se stessi. La cartina tornasole è la mancata applicazione delle norme sul federalismo demaniale. Si tratta di norme che prevedono la devoluzione di una serie di immobili appartenenti al patrimonio dello Stato a Comuni ed Enti territoriali. Il decreto n.85/2010 prevede anche che, oltre al patrimonio disponibile, i beni appartenenti al demanio marittimo e al demanio idrico siano trasferiti alle regioni.
Il decreto legislativo sul federalismo demaniale è stato il primo decreto approvato dopo l'approvazione della legge delega sul federalismo. Le norme sul federalismo demaniale prevedono che una serie di immobili appartenenti al patrimonio disponibile dello Stato vengano devoluti ai comuni e agli enti territoriali. Il decreto n.85/2010 prevede che oltre al patrimonio disponibile vengano trasferiti alle regioni i beni appartenenti al demanio marittimo e al demanio idrico. Dopo quasi 3 anni solo il 12 per cento dei provvedimenti previsti dal decreto sul federalismo demaniale sono stati approvati o adottati, non è stato adottato nessun DPCM dei 16 previsti dalla delega. Il Decreto Legislativo n. 85 del 28 Maggio 2010 n. 85 prevede l’adozione di almeno 15 Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e di una serie di provvedimenti da parte dell’agenzia del demanio.
Lo stato di attuazione del decreto legislativo sul Federalismo Municipale, alla data odierna, è pari al 60%, infatti sono stati approvati 8 provvedimenti tra D.P.C.M. , D.M. e circolari. Mancano ancora il decreto ministeriale previsto dall'Art. 2 comma 8 , i Decreti del presidente del Consiglio dei Ministri previsti dagli Art. 2 comma 9 e dall'Art. 8 comma 5. E mancano i 2 regolamenti previsti dall' Art. 6 comma 1 e dall'Art. 11 comma 2.
La determinazione dei fabbisogni standard, elemento fondamentale per superare lo squilibrato sistema dei trasferimenti storici che oggi regola le entrate erariali dei singoli comuni, sta procedendo rispettando i tempi previsti dal decreto Legislativo n.216/2010.
SOSE e IFEL stanno procedendo con i questionari e con la determinazione dei fabbisogni standard e il lavoro dovrebbe ultimarsi entro il 2013. Alla data odierna il Governo ha adottato tutti gli adempimenti previsti e necessari. Di tutti i provvedimenti previsti dalla legge sul federalismo e dai relativi decreti legislativi, attuativi della legge delega, il decreto sui fabbisogni standard è l'unico che sta procedendo rispettando i tempi previsti.
Risponde Tino Bedin
Il capolista del Partito Democratico per la Camera in Veneto, Davide Zoggia, ha appena aggiunto: “Zaia farebbe bene a riflettere sugli errori commessi con un federalismo vuoto e pieno di grossolani problemi. Per tacere dell’Imu voluta da Calderoli e Tremonti. Il Pd quando sarà al governo si preoccuperà di riavviare il federalismo annullando le gravissime alterazioni prodotte dal governo di Berlusconi e della Lega che hanno saputo solo mortificare gli enti locali con tagli indiscriminati e con norme pasticciate”.
Noto inoltre che mentre la Destra di governo non ha voluto dar corso alla riforma costituzionale dell'Ulivo e si è fermata, l'Europa e il mondo sono cambiati: merita quindi di approfondire e migliorare la visione autonomistica propria del cattolicesimo popolare che si è innervata nel Partito Democratico; in particolare la definitiva dimensione europea del govero della Cosa pubblica richiede un aggiornamento delle idee di federalismo e di autonomia locale.
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