CONSELVANO

Tra zone industriali e residenze, tra servizi alla persona e verde pubblico
Nella Bassa padovana un territorio equilibrato, non "consumato"
Il coordinamento della Margherita Bassa padovana discute e propone su Cosecon spa

Nella serata del giorno 8 luglio 2002 a Conselve, presso la sala polivalente, è stata attuata una attenta riflessione sul tema: "La politica degli enti territoriali sovracomunali: COSECON e zone industriali". Erano presenti oltre una trentina di aderenti portavoce dei circoli della margherita già istituiti nella Bassa Padovana e in particolare del Conselvano e Piovese, il consigliere provinciale della "Margherita" Antonino Ziglio e Franco Frigo, consigliere regionale, il sindaco Luciano Sguotti con alcuni colleghi e Loris Tomiato assessore di Anguillara Veneta che da anni segue le vicende di questo ente a maggioranza pubblica. Il Sen. Tino Bedin impegnato a Roma ha inviato alcuni spunti di riflessione. Coordinatori della serata Giacomo Zanellato e Stefano Chinaglia.

di Giacomo Zanellato

Sul ruolo finora svolto dalla COSECON spa (alla quale aderiscono circa un'ottantina di soci pubblici e privati anche se la maggioranza delle quote è detenuta saldamente dai sindaci e comuni del Conselvano storici fondatori dell'ente) quale motore di sviluppo del territorio,soggetto in grado di urbanizzare e creare capannoni ad uso industriale e artigianale e quindi di aver, come effetto, contribuito a ridurre la disoccupazione a livelli fisiologici,il consenso è unanime.
Si è rilevato come negli ultimi 15 anni la COSECON è stata privilegiata dalla regione Veneto per la gestione dei fondi strutturali europei, di cui hanno usufruito abbondantemente molti comuni della bassa padovana e del rodigino (obiettivo 5/2 e 2) e che negli ultimi tre anni ha subito un forte condizionamento dalla provincia di Padova, molto presente nelle decisioni e in consiglio ( vedasi Riolfatto e Martinello ) con riflessi evidenti per Conselve.
IL ruolo rilevante della provincia ( che nel suo piano d'area però non ha tenuto conto delle zone produttive e non ha disegnato uno sviluppo complessivo della Bassa Padovana) negli ultimi anni è stato accompagnato da una massiccia adesione alla COSECON spa da parte di numerosi comuni amministrati dal centrodestra della Bassa Padovana e della provincia di Rovigo con ingresso di una preponderanza dei fondi strutturali tanto che l'azienda ha dovuto passare da interventi su bando e gara a interventi diretti per far fronte a tutte le richieste.
Stante la situazione attuale le proposte della Margherita per i prossimi anni possono essere così sintetizzate.

Sviluppo delle zone industriali
Si prevede di andare oltre alla logica immobiliare per abbracciare servizi più integrati con il territorio. E' fondamentale dare risposta alle seguenti domande.
- Che tipo di insediamenti artigianali e industriali devono prioritariamente trovare collocazione in ambito COSECON?
- Con quale tipo di tecnologia?
- Da terziario avanzato o manifatturiera?
- L' occupare spazi (costruire capannoni) deve andare di pari passo con l'occupazione?
- Con che tipo? Con quali soggetti?
A quest'ultima domanda si può ipotizzare una possibile risposta che presuppone una manodopera specializzata nazionale e un'altra generica di origine extracomunitaria. Quali problemi connessi?
Inoltre la ZIP di Padova si espanderà a Sud di Legnaro con evidenti riflessi infrastrutturali, stradali e di servizi per il Conselvano. Anche su questo è urgente una risposta.
Legato a questo tema c'è quello dell'inceneritore che vaga per la Bassa padovana, accettato ora dall'una ora dall'altra amministrazione comunale e a cui la COSECON non è estranea, fieramente respinto dagli abitanti e non difeso da nessuna politica ufficiale. Le stesse contraddizioni si riscontrano per la discarica di Boara Pisani. C'è bisogno di far chiarezza per essere credibili.

Viabilità
L'attuale sistema stradale sarà in grado di supportare un continuo e sostenuto sviluppo industriale? Certamente no.
Si sollecita pertanto l'impegno dell'ente per il completamento della statale 10 (Monselice-Legnago), lo spostamento del casello autostradale di Monselice presso la suddetta arteria stradale, la realizzazione della Valdastico Sud da una parte e la Romea commerciale dall'altra.

Collaborazione con altri enti
E' indispensabile stringere alleanze con altre realtà sovracomunali in un'ottica però di unicità del servizio. Non è possibile che ogni azienda pubblica della provincia faccia tutti i servizi. E' quantomai opportuno chiarire chi si occupa dei problemi ambientali, chi del gas, chi dell'acqua,ecc.
In un'ottica di area vasta, per un'economia di scala ( dare senso al rapporto costi/benefici ) e perché la comunità europea l'ha imposto avremo la fine del monopolio pubblico nei servizi. La privatizzazione che ne seguirà e che interesserà moltissimi enti dovrà porre le relative domande alla regione e alla provincia perché accompagni il processo e non sia assente.
Lo stesso ruolo la regione dovrà avere nei processi di fusione fra aziende pubbliche ( la globalizzazione è sollecitata dal mercato ma i riflessi locali sono mantenuti dai comuni, provincia e regione). Tanto più che il progetto EUROBIC a livello regionale chiuderà i battenti.
C'è una rincorsa alle aggregazioni fra società pubbliche privilegiando quelle amiche naturalmente. Bisogna saper dare un senso a tutto ciò, a questo gigantismo territoriale, nell'interesse dei cittadini e per mantenere eque le tariffe.

Priorità al progetto
Gli otto sindaci del Conselvano ( quelli del centrosinistra più UDC) che nel corso dell'ultima assemblea generale COSECON hanno illustrato un documento di indirizzo intendevano proprio rafforzare l'azione dell'azienda verso migliori e più integrati servizi con il territorio, una strategia aziendale più efficace e dinamica da esaminare a breve al di là dell'occupazione della proprietà o del passaggio della gestione delle quote di maggioranza in altre mani.
In sostanza il progetto politico-amministrativo rimane fondamentale per il futuro dell'azienda e per assicurare una qualità di vita elevata agli abitanti serviti dalla COSECON spa.
L'obiettivo della Margherita anche attraverso la COSECON è quello di avere un territorio equilibrato ( tra zone industriali e residenze, tra strade e piste ciclabili, tra servizi alla persona, alle aziende e verde pubblico, tra campagna e piccoli centri) e non " consumato"dove globale e locale vanno di pari passo. Preliminare è la ridiscussione dello sviluppo in un'area che sta avvicinandosi alla piena occupazione e nella quale industrializzazione significa anche utilizzo di manopera non locale.
Con queste premesse si cercherà il più ampio confronto e intesa con le forze dell'Ulivo.

10 luglio 2002

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16 luglio 2002
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