Il sindaco di Vò Vanessa Trevisan. |
L'ampio porticato del municipio di Vò consente una degna e partecipata celebrazione della Festa del Quattro Novembre. L'attenta organizzazione del sindaco Vanessa Trevisan e delle sezioni locali delle Associazioni combattentistiche e d'arma ha ragione anche dell'inclemenza del tempo. La Fanfara dei Bersaglieri accomopagna con il consueto coinvolgimento emotivo i vari momenti della cerimonia. A rappresentare la Federazione provinciale Combattenti e Reduci c'è il senatore Tino Bedin, che all'inizio della mattinata accompgna il sindaco Vanessa Trevisan nella deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti in piazza Liberazione.
Segue la lettura del Bollettino della Vittoria, firmato dal generale Diaz: anche ad un secolo di distanza dall'armistizio del 4 novembre 1918 sono parole che conservano la loro presa emotiva, pur se conosciute. Il sindaco introduce poi la riflessione sul significato della Festa dell'unità nazionale e sulla Giornata delle Forze armate. Vanessa Trevisan rende molto concreta la riflessione attraverso una pagina del diario di guerra di un soldato di Vò, recentemente recuperato; accanto al sindaco sono chiamati i parenti di quel militare a segnalare continuità della storia locale.
Il presidente della sezione Combattenti e reduci di Vò Duilio Bozzolan, porge il suo saluto. Tocca poi ad un bel gruppo di alunnni, formati e coordinati dalle loro insegnanti, proporre idee, fatti e letteratura della Grande Guerra: una scelta di testi valida anche per un successivo percorso scolastico.
L'orazione ufficiale è del senatore Tino Bedin. L'idea centrale è che la condizione di pace in cui ci troviamo non è automaticamente irreversibile e che bisogna stare all'erta dal pericolo della guerra. Sottolinea l'importanza delle celebrazioni locali, come a vò: "Protagoniste di questa commemorazione a Vò sono le istituzioni repubblicane e le associazioni combattentistiche. Protagonista è il Comune, il suo sindaco Vanessa Trevisan: sono la dimensione locale delle Istituzioni, sono la Repubblica a portata di mano. Assieme al Comune, sono protagoniste di questa celebrazione del 4 Novembre le Associazioni combattentistiche: protagoniste per la storia che tramandano con i loro labari e le loro medaglie al valore; protagoniste per il presente che impersonano".
E anche nella conclusione torna alla dimensione locale della Giornata: "A nome della Federazione provinciale Combattenti e Reduci, che ho qui l'onore di rappresentare, ringrazio quanti a Vò hanno collaborato a realizzare questo appuntamento: il sindaco Vanessa Trevisan, la sua amministrazione, il presidente Duilio Bozzolan e attraverso di lui tutte le associazioni combattentistiche e d'arma, l'Unità pastorale di Vò che ci accoglierà nella sua assemblea domenicale per il suffragio. Ringrazio la Scuola, insegnanti ed alunni, che nella formazione storica e civica hanno dato valore a questa Giornata. Ringrazio i cittadini che hanno sentito il bisogno di commemorare i loro caduti e di sentirsi parte - attraverso la vicinanza alle Forze Armate - di una comunità più grande: l'Italia, l'Europa, le Nazioni Unite. Grazie alla condivisione di tutte queste persone possiamo ripetere insieme: Viva la pace, Viva l'Italia in pace, Viva l'Italia in un'Europa di pace".
Ultimo bel gesto sotto il portico del municipio: guidati questa volta dal sindaco Vanessa Trevisan, gli alunni leggono uno a uno i nomi dei caduti di Vò nella Grande Guerra riportati nella lapide a fianco dell'ingresso municipale.
La conclusione con la partecipazione alla santa messa comunitaria nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a Vò. Celebra mons. Giorgio Facchin; le letture della liturgia domenicale offrono significativi spunti sul senso della morte e sulla persistenza della vita.
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