Nella seduta del 31 ottore 2003 il consiglio comunale di Baone ha approvato una mozione in cui il comune di Baone assume la qualificazione di "antitrasgenico". Riportiamo il testo della delibera consiliare sugli organismi geneticamente modificati e sui comportamenti futuri dell'amministrazione comunale su questa materia.
MOZIONE
per la Dichiarazione di Comune Antitransgenico
Considerato che:
- gli alimenti transgenici nascono dalla manipolazione del patrimonio
genetico di vegetali o animali al fine di sviluppare, bloccare o creare
caratteristiche particolari che permettano una produzione di prodotti
alimentari più funzionale agli interessi economici dei grandi gruppi
agroalimentari internazionali;
- la modificazione di organismi animali e vegetali tramite l'alterazione
genetica è irreversibile ed introduce nell'ambiente nuovi esseri che non
esistono in natura e dei quali non si conosce il relativo impatto
sull'equilibrio vegetale ed animale;
gli effetti dell'inquinamento genetico sono irreversibili, in quanto una
volta che geni associati a nuove specie sono immessi nell'ambiente, alla
luce delle odierne conoscenze, non possono più essere isolati;
i risultati della modifica del patrimonio genetico di vegetali ed animali
hanno imprevedibili effetti a lungo termine (nuovi allergeni e tossine, uso
dei pesticidi e degli erbicidi, perdita della biodiversità, potenziale
infezione o mutazione di cellule umane, danni permanenti nei confronti
della fauna selvatica, ecc.);
l'ingegneria genetica che consente il trasferimento di informazioni
genetiche tra organismi viventi correlati e non, ha sollevato evidenti
preoccupazioni anche tra gli addetti ai lavori ed è sempre più ampia la
letteratura scientifica in materia, sia di istituti indipendenti, sia di
commissioni e/o centri di ricerca che operano su incarico governativo (si
veda il recente studio commissionato dal Governo Inglese di cui hanno dato
notizia le cronache dei giornali nazionali del 18 ottobre scorso) che
segnalano le conseguenze per l'ambiente e la salute dell'inquinamento
genetico provocate dagli organismi geneticamente modificati applicati nella
produzione agricola;
il nuovo modello di agricoltura proposto è in netta contrapposizione con
quello di qualità che si sta affermando in molte parti del Paese, del
Veneto e della nostra provincia, come risposta alla crisi del sistema
convenzionale di produzione, iperproduttivo, con i pericoli evidenziati da
un uso troppo intensivo dei suoli e da logiche mirate esclusivamente al
profitto - dai casi di "mucca pazza" a quelli dei "polli agli antibiotici"
sino alla presenza diffusa nei prodotti ortofrutticoli di residui chimici
dei pesticidi, ecc. -. L'Italia rappresenta lo Stato nell'Unione Europea
con il maggior numero di aziende e di terreno dedicato alla produzione
biologica mentre il Veneto con il biologico e i prodotti tipici rappresenta
una delle regioni più orientate verso questo tipo di assetto produttivo
agricolo;
l'introduzione in agricoltura degli organismi geneticamente modificati
(OGM) ha sollevato notevoli dubbi e perplessità nell'opinione pubblica:
a)per motivi etici;
b)per le conseguenze possibili sulla salute dei cittadini;
c)per i rischi di danni irreversibili sull'ecosistema;
d)per l'ulteriore divario che si creerebbe tra paesi ricchi ed in via di
sviluppo.
Ricordato che il nostro territorio è stato oggetto in passato di forme di
sperimentazione a cielo aperto di produzioni O.G.M. e che a tale proposito,
il Consiglio Comunale di Baone, unitamente ad altri enti pubblici, chiede
l'urgentissima l'istituzione di un sistema di controlli che, oggi, alla
luce della contaminazione diffusa di sementi di mais O.G.M. scoperta in più
parti del Veneto, diventa ancora più urgente creare.
Ricordato che quanto sta avvenendo, con la dimostrazione di palese
infrazione della legge vigente da parte di alcune importanti aziende di
fornitura di sementi, rende urgente dotare i territori comunali di tutele
in tal senso come appunto quelle legate alla dichiarazione di "Comune
Antitransgenico" e di affiancare a questa dichiarazione azioni conseguenti
di informazione, di educazione e di promozione conseguenti.
Sentito l'intervento del Consigliere Biancardi che preannuncia voto di
astensione perché non ritiene che allo stato attuale siano dimostrato
scientificamente gli aspetti negativi che sono segnalati.
TUTTO CIO' CONSIDERATO IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
1. a dichiarare il Comune di Baone "Comune AntiTransgenico";
2. ad aggiornare il proprio sito internet con la medesima dicitura
dedicando lo spazio necessario per pubblicare la presente mozione e di
dotare con adeguata cartellonistica gli ingressi al territorio comunale;
3. di vigilare affinché si impedisca, con opportuni interventi, su tutto il
territorio comunale la sperimentazione, coltivazione ed allevamento di
organismi viventi, sia vegetale che animali, ottenuti mediante
manipolazione genetica;
4. di inserire nel Capitolato delle mense scolastiche il divieto di
somministrazione di prodotti contenenti organismi geneticamente manipolati
e di definire i prossimi capitolati a favore della somministrazione di
prodotti biologici e tipici certificati, improntando la gara d'appalto a
parametri di qualità e non al semplice ribasso economico e di favorire
l'adozione di capitolati analoghi in tutta la ristorazione collettiva
pubblica del Comune;
5. ad informare, attraverso incontri, manifesti e comunicazioni scritte,
tutte le aziende che operano nel campo agroalimentare del territorio
comunale sui rischi di utilizzo OGM nella catena produttiva; i rivenditori
presenti sul territorio comunale sui rischi di vendita di alimenti di
aziende che utilizzano prodotti OGM nella catena produttiva; i cittadini,
sui rischi legati al consumo di prodotti ottenuti con OGM ed avviare una
seria campagna di educazione alimentare legata al consumo di prodotti
tradizionali di qualità;
6. di favorire una efficace promozione dei prodotti tipici, biologici e
locali attraverso l'istituzione nei mercati comunali di uno spazio
definito per i produttori di prodotti tipici e biologici e a tale scopo si
impegna la Giunta a proporre un regolamento dei mercati che tenga conto di
tale decisione e di creare iniziative di promozione verso queste modalità
di produzione.
31 ottobre 2003
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